A Napoli la fortuna arriva sulla ruota di Torino. Città mai amata non solo per ragioni calcistiche, ma nell’occasione provvidenziale. Il gol alla fortuna per merito di un gioco antico, oggi non più considerata come un tempo, quand’era l’unica risorsa a disposizione di poveri e disperati. Il Lotto o il Banco Lotto come lo chiamano ancora a Napoli. La riffa nazionale dei tempi andati, che si ripropone all’attenzione della cronaca e della prima pagina con un episodio indubbiamente singolare. Unico, inedito decisamente, mai verificatosi a memoria d’uomo. Non per l’entità della vincita, questo proprio no, ma per come è maturata. Un’anonima giocatrice, ma sì una donna, ha giocato lo stesso ambo dieci volte. Cento euro per ogni giocata, puntate tutte uguali. Mille euro scommessi sul 25 e 44, tutti sulla ruota di Torino, pensa te. Una napoletana che gioca su Torino, non sulla ruota intestata alla città di residenza, o su tutte le ruote, come usava e ancora usa fare nel tentativo di raggiungere la vittoria con maggiori probabilità rispetto alla puntata su una singola ruota. La giocata in un bar di via Jannelli, Rione Alto, zona collinare di Napoli, tra il Vomero e i Camaldoli. Un gol molto speciale, questo dell’anonima giocatrice, come non s’era appunto mai visto tra gli appassionati del Lotto. La vincita si è verificata nell’estrazione di martedì scorso. Ogni schedina da cento euro ha portato in dote un premio da 25mila euro. "La signora non è una cliente abituale della nostra ricevitoria", spiegano i titolari del punto gioco di via Jannelli, sorpresi dal tipo di giocata. "La signora, evidentemente, credeva ciecamente in questi numeri. Una cosa comunque è certa, lei è di Napoli, napoletana al cento per cento". In Campania, storicamente, il gioco ha avuto sempre un impatto importante. Nel 2018 la regione è risultata al secondo posto in Italia per la spesa nella caccia (sempre più improbabile che possibile) alla cosiddetta signora con la benda. I dati dicono questo: Napoli è la provincia con la spesa più alta, 945,7 milioni di euro l’anno; i valori diventano molto più alti se si prendono in considerazione dei valori pro capite con una spesa personale di 306 euro l’anno, però solo terza. Caserta prima con 350 e Salerno 330 euro. Il dato cala a 292 ero per Benevento e 257 per Avellino. Questo 2019 si conferma intanto un anno fortunato per la Campania. A Marcianise, provincia di Caserta, il giorno di San Valentino, su centrata una vincita al Lotto da cinque milioni di euro. Il mega premio arrivò grazie a una giocata da tre euro, con una giocata al 10eLotto. Una delle tante forme di gioco create per rendere ancora più complicata l’esistenza del giocatore, attratto dall’illusione di aver a disposizione sempre maggiori possibilità di vincere. Ulteriori avvicinamenti alla ludopatia, uno dei gravi malanni che affliggono oggi il Paese. A Napoli, il 2 aprile di quest’anno, con una punta di appena due euro, un giocatore riuscì a centrare una quaterna secca da 240mila euro. Pochi giorni fa anche il superEnalotto aveva dato un segnale esaltante ancora a Napoli. Un "5" da quasi 60mila euro. Sulla singolare, particolarissima vincita delle dieci puntate tutte uguali da 250mila euro complessivi, sarà applicata su ognuna una trattenuta dell’8%. Di cosa si tratta? Semplicemente della cosiddetta "tassa sulla fortuna" introdotta dal Governo nel 2017. L’anonima fortunata signora dovrà presentare i dieci scontrini vincenti presso uno sportello di Banca Intesa San Paolo o all’Ufficio Premi della Lottomatica a Roma. A lei la scelta del modo di pagamento, bonifico bancario o postale oppure a mezzo assegno di conto corrente. Con l’obbligo però di effettuare presentazione e richieste dovranno avvenire entro sessanta giorni dalla vincita. Questo in considerazione di quanto accaduto al SuperEnalotto. Il 13 agosto di quest’anno, a Lodi, è stato centrato un "6" da 209 milioni di euro. Finora nessuno si è ancora presentato a riscuotere il premio più alto mai assegnato in Italia. Il termine ultimo per l’incasso è il 14 novembre. Se nessuno reclamerà la vincita, i 209 milioni finiranno nelle casse dell’Erario. In materia di scommesse e di vincite, è opportuno tra l’altro ricordare che gli italiani non sono nuovi a queste dimenticanze. La statistica racconta che negli ultimi quindici anni non sono stati riscossi premi alla Lotteria per circa 15 milioni di euro. L’auspicio è che il super ambo da 250 milioni sulla ruota di Torino non venga dimenticato dalla vincitrice, finora sconosciuta. L’ambo come? La Smorfia ricorda che il 25 è abbinato a Natale e il 44 alle carceri. Può valere come grande enorme regalo anticipato di Natale. La speranza è che la vincitrice non si faccia prendere da strane idee. Ne ha avuta già una, quella della stessa giocata ripetuta dieci volte, quindi dovrebbe aver già raggiunto il massimo dell’originalità.