Il 22 settembre dello scorso anno la Feria delle collettività riempiva il Parque Batlle a Montevideo. Migliaia di visitatori partecipavano a una festa culturale e gastronomica all’insegna della diversità e della condivisione con l’Italia nel ruolo di uno dei grandi protagonisti che sfruttava appieno una delle pochissime occasioni di straordinaria visibilità. Merito del Municipio CH della capitale e del suo alcalde Andrés Abt che -attraverso la collaborazione delle autorità diplomatiche presenti in Uruguay- riuscì a raggruppare più di 25 collettività. A rappresentare l’Italia con stand e balli tradizionali c’erano Aercu (Associazione Emigrati Regione Campania in Uruguay) e l’Ente Friulano Efasce. Un anno dopo della festa del Parque Batlle ne resta solo il ricordo. Le due associazioni italiane presenti in quell’occasione oggi raccontano un’altra realtà e incolpano i costi eccessivi per la mancata realizzazione dell’evento in questo 2019. Andrés Demirdjian di Aercu spiega: "Lo scorso anno la partecipazione di ogni gruppo era completamente gratuita. Tutte le spese necessarie per gli stand erano interamente coperte dall’organizzazione. Quest’anno ci hanno detto che ogni stand avrebbe avuto un costo di 17mila pesos. Per noi è una cifra troppo alta e credo che lo sia anche per tutte le altre associazioni. Si dice che forse nel febbraio del prossimo anno si rifarà ma se i costi rimangono invariati credo che non ci saranno tanti gruppi". Un ragionamento analogo è quello di Mario Mattiussi di Efasce: "17mila pesos per noi è decisamente insostenibile anche perché oltre a questa cifra noi vi dovremmo aggiungere altri soldi per preparare lo stand. Per questo motivo quindi non parteciperemo. Credo che il Municipio dovrebbe offrire questo servizio alla comunità gratuitamente. Per noi la partecipazione comporta anche un rischio come è successo lo scorso anno con la pioggia che ci ha rovinato un sacco di materiali tra cui libri, banner e volantini". Gente d’Italia ha provato a mettersi in contatto con l’alcalde del Municipio Andrés Abt ma ciò non è stato possibile. Dal Municipio CH la funzionaria Leticia Semperena precisa che "non è stato possibile organizzare la festa a causa dei tanti eventi avuti". Nessuna risposta invece sul prezzo richiesto per gli stand: "Non è stato ancora deciso niente e si sta lavorando su una possibile data, prossimamente convocheremo le collettività. La data della festa potrebbe essere nella prima metà di febbraio del prossimo anno evitando di coincidere con il carnevale".