Con la cultura non si mangia. Di cultura non si vive. L’affermazione è datata, la pronunciò un ministro del governo Berlusconi. Sandro Bondi, titolare del dicastero del Beni culturali. La dichiarazione esilarante a segnare un momento indimenticabile. Adesso pare che in Italia il mondo abbia preso a girare all’incontrario. Finito Salvini fuori dal Governo, la tv in Italia potrebbe aver segnato la svolta. Un mondo appunto alla rovescia. Alberto Angela con il suo "Ulisse – Il piacere della scoperta" tiene botta, regge il confronto con Amici Vip. Di più, sbaraglia tutto e tutti nel sabato sera in tv. Vinta alla grande la sfida, messo ko il varietà spesso sinonimo dell’accessorio. La vita di Leonardo da lui raccontata batte "Amici Celebrieties" di Maria De Filippi su Canale 5.

Sembra poco, laddove è tantissimo. La bella meravigliosa novità è rappresentata dal pubblico spaccato come una mela. Programmi scacciapensieri preferiti dalle donne (Amici Celebrieties, Live non è la D’Urso, Temptation Island Vip) tutti su Canale 5, sempre più votato al mono genere, sono ora minacciati in blocco da Rai 1. Alberto Angela superstar con il conforto soprattutto degli spettatori del Nord Italia; quelli del meridione al femminile pare continuino a preferire, sia pure in maniera sempre meno forte, gli spettacoli d’evasione. Programmi consueti pregni di cultura quelli di Alberto Angela, il figlio d’arte che pare aver già superato il famoso papà Piero. Alla Rai è andata alla grande, non le pare vero aver trovato un inatteso corroborante in grado di trainarla lontano dagli affanni in cui è precipitata. Traduzione finale: volge alla fine il decennale duopolio, il pubblico Rai e quello Mediaset sono separati come il vino e l’olio.

Dedicata a Leonardo da Vinci, la puntata di Angela con 3 milioni e 614mila spettatori ha vinto la sfida del sabato sera. "Ulisse – Il piacere della scoperta" la prossima settimana si occuperà di Maria Antonietta. Il dato relativo a Leonardo corrisponde a uno share del 20%, a fronte del 19,45 e 3 milioni e 66mila del talent show di Maria De Filippi, su Canale 5. La signora del sabato sera televisivo questa volta ci è rimasta di sasso. Malgrado abbia goduto della presenza di personaggi famosi sfidanti nella danza e di giurati del livello di Ornella Vanoni, Paparini e Platinette. Una puntata oltretutto vivace, animata, molto divertente. Il famoso chef Joe Bastianich letteralmente mangiato dalla conduttrice. "Mi dispiace, non sei un artista".

Alberto Angela trionfatore. "Forse la tv sta cambiando o è cambiata davvero". I numeri a suo favore, e a beneficio dell’aspetto culturale, vogliono dire più di un semplice sorpasso. Stanno a indicare un cambiamento di tendenza (e di gusto pure, vivaddio) nel sabato sera televisivo. Perché non è corretto dire "La cultura vince in tv"; la cultura è un modo di fare le cose. Vince quindi il modo in cui Alberto Angela ricostruisce la storia e gli eventi, racconta persone e luoghi, ne spiega il contesto, affida la narrazione a volti popolari, Roberto Benigni, Gigi Proietti, Giorgia. Fa divulgazione, basta la parola. Il "metodo Angela" non intimorisce il pubblico, lo incuriosisce, fino a rapirlo e conquistarlo. "Ulisse è vero servizio pubblico", firmato Enrico Franceschini, ministro della Cultura.

Commenti entusiasti arrivano dall’amministratore delegato Rai, Fabrizio Salvini. L’azienda letteralmente in brodo di giuggiole. Divulgatore pop dal web ambasciatore della cultura, Angela viene proposto da più parti a rappresentante dell’Italia nel mondo. La persona, il mezzo, la figura ideale per fare bella figura, una volta tanto". Ma lui, Alberto Angela, come reagisce in presenza della marea di elogi e di abbracci Rai che quasi lo travolgono? Si gode il successo, il minimo sindacale. "È un risultato magnifico. Il giusto riconoscimento per un gruppo straordinario con il quale ho la fortuna di lavorare e di un’azienda che ha creduto in me". Meravigliosa la sintesi postuma al successo conseguito nella sfida del sabato sera, certificato dai dati.

"Abbiamo creduto, la Rai e io, che l’impossibile fosse possibile. La cultura in prima serata di sabato su Rai1". L’idea di far traslocare "Ulisse" da Rai3 a Rai1 è del 2018, per decisione dell’allora direttore generale Mario Orfeo coadiuvato da Angelo Teodoli. E prima ancora, sotto Antonio Campo Dall’Orto e Andrea Fabiano, c’era stato l’approdo di Alberto Angela su Rai 1. La rivoluzione culturale del sabato sera in tv parte quindi da lontano. Secondo Angela, il sorpasso su Canale 5 e quant’altro sono stati possibili "grazie al pubblico, che fa parte del nostro gruppo di lavoro: in effetti solo con gli spettatori si può parlare di arte del Rinascimento e vincere".

Un teorema o che cosa? Concetti astrusi nessuno, semplicemente questa considerazione. "La risposta è attorno a noi: la ricchezza del nostro Paese". Angela è l’eccezionale propagandista di questa ricchezza. Il battagliero difensore della bellezza e dei tesori artistici della nostra Italia. La sua inesauribile missione. "Il servizio pubblico che fa cultura il sabato sera segna un cambiamento nelle abitudini e nei gusti". Un percorso intrapreso da tempo, nel segno della sfida della qualità. "Un grande orgoglio: il programma è stato realizzato interamente all’interno della Rai. C’è una grande cura del prodotto". E l’uso magnifico di una chiave che ha aperto quella porta che sembrava inaccessibile. "La curiosità del pubblico è la mia. Andremo lontano, vedrete".

Franco Esposito