L'idea è partita da Milano, come la realizzazione che è in corso in Italia, tutto in collaborazione con Seacreatures Boat Manifacturing, società nata soltanto l'anno scorso, con sede tra Fort Lauderdale e Miami. Una partnership italo-americana che, almeno a vedere dalle prime immagini, non potrà che essere di successo.

Il nome? Kraken 36 che sarà anche il primo esemplare della Seacreatures, una imbarcazione innovativa che è stata completamente progettata e sviluppata dallo studio milanese h30 Yacht Design, un punto di riferimento nel mondo della nautica. Creato nel 2004 da due architetti, Andrea Colli e Mario Bonelli, ai quali si è aggiunto l'ingegnere Paolo Portinari, spazia ormai da anni dal motore alla vela. Piccole e grandi barche, dai più economici gommoni fino a quelle di lusso e con lo sguardo al futuro come il Kraken 36.

Una grandissima esperienza che ha origini che vanno fino ai tempi d'oro delle barche italiane. "Mio padre - ha raccontato Colli - lavorava in questo settore negli anni '60 e '70 quando Milano era la capitale della nautica italiana. Un cantiere sul Lago Maggiore, ci occupavamo anche di import di barche e di motori". La laurea in architettura, quindi l'esperienza sul campo prima di cominciare a disegnare e infine la partnership con Mario Bonelli il cui background è nella vela, tante regate nel suo passato e oggi a rappresentare il lato più creativo dell'azienda alla quale poi si è unito anche Paolo Portinari, ingegnere, che ha il compito invece di rendere attuabili le idee dei due architetti. Così dopo tanti successi, uno dei più apprezzati il catamarano X-Factor, arriva la nuova collaborazione italo-americana.

Il futuristico Kraken 36 e Andrea Colli, co-fondatore di h30 Yacht Design

Milano e Miami questa volta unite dal mare e non divise dall'Atlantico. Ecco allora (quasi) pronto a scendere in acqua Kraken 36, splendida interpretazione di quello che può essere definito, senza essere smentiti, il domani del mare. La nuova barca farà il suo debutto mondiale (e non poteva essere altrimenti) al Miami International Boat Show 2020, in programma dal 12 al 16 febbraio dell'anno prossimo nella suggestiva cornice del Marine Stadium, quello che è uno degli appuntamenti della nautica più famosi al mondo. Ma che cos'è il Kraken 36?

Si tratta di un express cruiser (barca da crociera veloce) come non ce ne sono stati mai: versatile, in grado di offrire maggior spazio rispetto ai modelli della stessa categoria, ha un sistema di 'abbattimento delle murate' che consente di raddoppiare la superficie del pozzetto che così si può sfruttare in diversi modi. La velocità? Beh il Kraken 36 è provvisto di tre motori fuoribordo che possono raggiungere i 400 hp ciascuno. Ma accanto alla velocità e alla potenza c'è la creazione di maggiore spazio con le plance che possono diventare una sola per accogliere senza problemi chi vuole prendere il sole. Poi la cabina di guida protetta e un sottocoperta con dinette, letto matrimoniale, bagno. Tutto quello che si vuole in un ambiente totalmente confortevole. Ma non è la prima volta che h30 Yacht Design sbarca a Miami.

Con il cantiere Argos infatti è stata creata una linea di gommoni dai 2,7 fino ai 6 metri, ma indubbiamente questo ultimo progetto portato avanti con la Seacreatures Boat Manifacturing rappresenta la punta di diamanta. Una imbarcazione che per i progettisti richiama molto i Center Consolle da pesca che sono tipici delle acque della Florida e che si va a 'incrociare' con gli scafi da crociera. Un nuovo ibrido, la cui caratteristica primaria è rappresentata dalle parti trasformabili. Si può forse chiamare un 'gioco in acqua', una imbarcazione che può salpare con una struttura per poi trasformarsi in un'altra. "Come deve essere la barca del futuro?

Deve permettere di vivere il mare veramente, emozionale, ma anche funzionale" l'opinione di Paolo Portinari in una recente intervista. "Deve risolvere le esigenze e non penso che nella nautica sia già stato inventato tutto" ha aggiunto Mario Bonelli. "E rispettare l'ambiente". Ha concluso Andrea Colli. E con Kraker 36 ci si sta avvicinando davvero.

di ROBERTO ZANNI