Si tratta di un’associazione fondata da giovani italiani che abitano in Argentina con il patrocinio della Regione Puglia. Si chiama “Raíces Italianas” e, nel poco tempo di vita, sta ottenendo successo fra i discendenti di italiani. Quanti giovani o non giovani, negli ultimi 50 anni, stanno cercando di ottenere la cittadinanza italiana? Quanti di loro vorrebbero sapere chi erano i propri antenati o in che anno sono giunti nel paese adottivo? Queste sono le risposte che cerca di dare loro “Raíces Italianas”.

Expoviajes 2019, una fiera patrocinata da Audavi (Asociación Uruguaya de Agencias de Viajes) e da vari municipi dell’Uruguay é stato un contenitore ideale per promuovere un’iniziativa che ci spiegano i due giovani rappresentanti Attilio Ardido e Marina Gabrieli.

Marina Gabrieli: “Non ci aspettavamo tanta gente interessata nella nostra associazione. É la prima volta che visitiamo l’Uruguay e siamo molto contenti. Noi siamo un’associazione finanziata dalla Regione Puglia e collaboriamo con il MAE che sta prestando molta attenzione al tema del turismo delle radici. Sono viaggi di discententi di italiani che tornano in patria per scoprire le proprie radici”.

Attilio Ardido: “L’associazione si rivolge a tutti i discendenti di italiani sparsi per il mondo. Personalmente noi abbiamo creduto nell’Argentina, dove ci siamo conosciuti con Marina, un paese dove risiede la maggior comunità italiana del mondo, ma ci ha colpito specificamente l’Uruguay. Per noi é stata una grande sorpresa perché, attraverso i nostri questionari, mentre in Argentina abbiamo avuto 1.400 risposte, in Uruguay sono state 1000: proporzionalmente é stata incredibile la cifra dell’Uruguay. Si parla che, in tutto il mondo, abbiamo fra 60 e 80 milioni di discendenti di italiani, quindi abbiamo un numero staordinario per cercare di avvicinare i discendenti di italiani alle notre radici.”

STEFANO CASINI