Cinque i fermati dalla Dda nell'operazione che colpisce il clan Sciacca. Accursio Dimino, Antonello Nicosia, Paolo Ciaccio, Luigi Ciaccio e Massimiliano Mandracchia i nomi delle persone in manette. Associazione mafiosa per i primi due, mentre per gli altri favoreggiamento.

NICOSIA, IL MESSAGGERO DEL BOSS Tra questi balza all'occhio il nome di Nicosia: membro del comitato nazionale dei Radicali Italiani e assistente della deputata Occhionero (Italia Viva). L'uomo aveva pieno accesso alle carceri e alle celle dei boss, infatti era il loro portavoce per l'esterno.

"FALCONE? UN INCIDENTE SUL LAVORO" Dalle intercettazioni a Nicosia sappiamo che rivolgeva insulti pesantissimi a Giovanni Falcone, la cui morte è stata definita "incidente sul lavoro". Sempre dalle perizie si evince come il boss venisse appellato come "il mio premier" proprio dall'assistente della deputata.