Pomigliano d’Arco è un comune in provincia di Napoli noto per aver ospitato per decenni lo storico stabilimento dell’Alfa Romeo oggi destinato, da Fca, alla produzione della Fiat Panda. A Pomigliano d’Arco è nato Luigi Di Maio, il leader M5s oggi ministro degli Esteri. Lui e il suo movimento si sono battuti molto nello scorso Governo per ottenere questo sussidio economico destinato a chi è in cerca di lavoro.

A Pomigliano d’Arco c’è un dato statistico non trascurabile: quasi un terzo degli abitanti di questa cittadina riceve il reddito di cittadinanza. Su 39mila abitanti, a riceverlo sono infatti in 12mila. I risultati però non sono quelli sperati: questa misura, da un lato consente a persone a rischio povertà di arrivare a fine mese, dall’altro lato almeno per il momento non ha avuto gli effetti auspicati sul mercato del lavoro italiano. Ma c’è anche una certa insoddisfazione da chi riceve il sussidio.

“Un aiuto del genere da parte dello Stato fa comodo, ma è fine a se stesso. Alzarsi tutte le mattine alle 6 e non sapere cosa fare è deprimente” raccontano alcuni residenti di Pomigliano d’Arco che aggiungono: “Nessuno ci ha mai chiamato per proporci un lavoro, non ci importa nemmeno quale, vogliamo solo finire il mese nel modo giusto. Così, invece, i soldi non bastano mai e non abbiamo neanche la soddisfazione personale”.

Sotto accusa è finita la normativa per le assunzioni. A otto mesi dall’introduzione del reddito di cittadinanza non si è ancora sbloccata. Per questa ragione, chi riceve il sussidio non ha ancora ricevuto quasi mai proposte di lavoro da parte dei navigator. “Per fortuna riceviamo questi soldi, per carità. Ringraziamo Di Maio per il reddito. Ma quando scatta la fase 2?” si chiede qualcuno. In Italia sono ben 982mila le persone che hanno diritto al reddito di cittadinanza. Con 100.416 domande accolte su 142.764 presentate, la provincia di Napoli è quella con più persone coinvolte.