Alejandro Giammattei, nuovo presidente eletto del Guatemala, prenderà possesso dell'incarico il prossimo 14 gennaio, ha garantito aiuto al Venezuela, a Juan Guaidó, per riportare la democrazia nel Paese sudamericano. Giammattei aveva anche provato a entrare nel Venezuela, mostrando il suo passaporto italiano, ma il regime di Nicolas Maduro gli ha proibito l'ingresso. Così Giammattei e Guaidó si sono incontrati 'online', per quella che è stata definita una 'cumbre binacional digital'.

"Sono disposto a lavorare forte - ha detto il prossimo presidente del Guatemala - affinchè il Venezuela possa ottenere la democrazia e Guaidó è la persona giusta in quanto protetta dalla Costituzione ed è riconosciuto da 50 nazioni. Dal giorno in cui assumerò la Presidenza, il 14 gennaio, analizzerò la maniera per effettuare una pressione in modo tale che la comunità internazionale, attraverso il 'Grupo de Lima' o la Organizacion de Estados Americanos (OEA), ottenga un ruolo più importante, che gli aiuti umanitari arrivino in maniera fluida e che non ci siano prigionieri politici nel Paese. Ci assicureremo che la democrazia, che sta sequestrata in Venezuela da 20 anni, non continui ad esserlo per causa di questa dittatura".

Poi invitando Guaidò per il giorno del suo insediamento, Giammattei ha proseguito: "Stia sicuro che lavoreremo uniti per ripristinare la democrazia nel Venezuela". La risposta di Gaudió è stata immediata. "Il Venezuela vuole recuperare la democrazia e lei sarà sempre il benvenuto nel Paese. La ringrazio per aver risposto al mio invito di venire in Venezuela, anche se non l'hanno fatta entrare, un gesto che dimostra che il Venezuela continua ad avere alleati nel mondo per raggiungere il cambiamento". Il mancato ingresso di Alejandro Giammattei è stato giustificato dalla Cancelleria venezuelana in quanto non ha presentato credenziali e documenti del Guatemala, ma solo un passaporto italiano. "Perchè l'ho usato? - la risposta di Giammattei - Perchè il Guatemala permette la doppia cittadinanza".

Sandra Echenique