Buongiorno. Mi piacerebbe molto conoscere le mie origini, il significato del mio cognome paterno, e soprattutto la storia della mia famiglia. Il nostro paese di origine è Falmenta, provincia di Novara, luogo di nascita dei miei nonni, Vittorio Minoletti e Adele Zanni. Grazie mille, Emilia Minoletti

Gentile Emilia Minoletti, il suo cognome, usato nella forma diminutiva dovrebbe derivare dal nome medioevale italiano Minus di cui si ha un esempio nella seconda metà del 1200 a Massa con il notaio Mino di Ildebrandino, ed è tipico lombardo. In Italia ci sono circa 129 famiglie con il cognome Minoletti. Il suo ramo potrebbe essere originario dal comune dove il cognome è più diffuso, Cannobio. Il cognome è distribuito su 47 comuni italiani. Falmenta si trova nella Valle Cannobina (val Canubina nel dialetto Ossolano) è un comune sparso di 490 abitanti della Provincia del Verbano-Cusio-Ossola, situato nell'omonima valle. È stato istituito il 1º gennaio 2019 dalla fusione dei comuni di Cavaglio-Spoccia (nato nel 1927 dalla fusione di Cavaglio con Spoccia), Cursolo-Orasso (nato nel 1927 dalla fusione di Cursolo con Orasso) e Falmenta.

La ricerca sui Minoletti, originari di Falmenta in Valle Cannobina, Provincia di Novara, ora Provincia del Verbano Cusio Ossola (Piemonte), è stata possibile grazie soprattutto alla possibilità di visionare i registri di Stato Civile della Parrocchia e del Comune di Villette, Valle Vigezzo, Provincia di Novara, ora Provincia del Verbano Cusio Ossola, Piemonte, dove ci sono esempi di migrazione nel 1700. Fra i personaggi di rilievo troviamo Giulio Minoletti (Milano, 19 aprile 1910 – Milano, 14 gennaio 1981) che è stato un urbanista, architetto, designer e accademico italiano. Nato a Milano, Giulio Minoletti ha svolto attività professionale in campo urbanistico, architettonico e dell'industrial design. Si laurea nel 1931 alla scuola superiore di architettura del Regio Istituto Tecnico Superiore, in seguito chiamato Politecnico di Milano; dal 1933 al 1949 è incaricato di Architettura e Composizione architettonica al Politecnico di Milano; nel 1947 fa parte della Commissione Edilizia e delle Commissioni del Piano regolatore della Città di Milano, dell'Istituto Nazionale di Urbanistica dalla sua fondazione e della giuria permanente per l'assegnazione del Compasso d'Oro dell'associazione per il disegno industriale.

Dal 1948 è membro del comitato direttivo del centro Studi per l'Abitazione istituito in seno al consiglio Nazionale delle Ricerche; dal 1953 al 1955 è presidente dell'MSA (Movimento Studi per l'Architettura). Premiato con medaglia d'oro a tutte le Triennali di Milano e con il Gran Premio dell'Architettura all'XI Triennale, rappresenta l'Italia nel 1956 in seno alla commissione internazionale per la sistemazione delle Nazioni unite a Ginevra. Nel 1953 è vincitore del concorso per la trasformazione della stazione centrale di Milano e nel 1956 per la realizzazione della stazione Garibaldi che viene poi realizzata. Muore a Milano nel 1981.

Fra i caduti della Prima Guerra Mondiale troviamo: Edilio di Guglielmo, nato nel 1895 a Sestri Levante, marinaio, morto nel 1918 a La Spezia per malattia; Giovanni di Pietro, nato nel 1892 a Cursolo-Orasso, soldato del 4 Reggimento Alpini, morto nel 1915 nel Settore di Tolmino, per le ferite riportate in combattimento; Giuseppe Alfonso di Giacomo, nato nel 1878, Corno Giovine, soldato del 4 Reggimento Alpini, morto nel 1916 nella 3 Sezione di Sanità per malattia; Giuseppe di Giacomo, nato nel 1878 a Cannero Riviera, soldato del 4 Reggimento Alpini morto nel 1916 a Tretto per malattia; Giuseppe di Luca, nato nel 1893 a Craveggia, soldato del 35 Reggimento Fanteria, morto nel 1915 Medio Isonzo; Giuseppe Fausto di Antonio, nato nel 1893 a Cannero Riviera, soldato del 6 Reggimento Alpini, morto nel 1916 nella 24 Sezione di Sanità per le ferite riportate in combattimento; Marco di Raffaele, nato nel 1897 a Craeggia, soldato del 4 Reggimento Alpini, morto nel 1917 sul Monte Vodice per le ferite riportate in combattimento; Michele di Michele, nato nel 1891 a Santa Maria Maggiore, soldato del 153 Reggimento Fanteria all’Ospedale di Guerra N. 40, morto per ferite riportate in combattimento; Vittore di Daniele, nato nel 1893 a Cursolo-Orasso. Fra i decorati al Valor Militare dell’Esercito troviamo: Carlo (1919 Medaglia d'Argento e 1920 Medaglia di Bronzo); Giuseppe (1860 Medaglia d'Argento).

Pier Felice degli Uberti

Presidente Istituto Araldico Genealogico Italiano