C’era una volta una casa riposo, ora c’è un club a luci rosse. Una villa paradiso degli scambisti. Il sito dell’heros particolare, estremo. Ma il prete e il pd locale non ci stanno. Insorgono il giorno dell’inaugurazione de La Villa, sabato sera l’apertura e subito un polverone di polemiche. Accade a Ponte Buggianese, novemila anime in provincia di Pistoia. Il paese si accorge di ospitare per la prima volta nella sua storia un club privè per scambisti. Un viaggio nella trasgressione. Sfrenato, senza limiti. Succede questo, nell’ex Villa Bianca, ora soltanto "La Villa": quando le tende si chiudono, nessuno può vedere. L’inaugurazione è un vero e proprio happy hour. L’edificio è del Quattrocento, diventato da sabato un tempio delle esperienze bollenti. Come dire, un altro momento del degrado dei costumi in Italia. Il tempio, raccontano i depliant pubblicitari, per tutti i gusti. Questo sito della trasgressione ha intanto sconvolto la tranquillità del paese. Novemila anime stupite dal precipizio morale in cui è scivolato Ponte Buggianese. Un tempo la villa era stata casa di riposo, poi un albergo dalla vita però piuttosto breve. Ora un luogo dedicato agli amanti dell’eros, industria notoriamente mai in crisi in Italia. Il titolare della Villa, Mario Nicorvo, un passato di imprenditore edile, ammette di aver vissuto numerose esperienze di frequentatore di club privè. L’idea della villa scambisti pare sia nata quasi per gioco. Come nel caso de "Il Tempio" di Saludecio, in provincia di Rimini. "Dissi ai miei amici che avrei regalato loro esperienze uniche. E fu così che trasformai casa mia in quello che oggi è "Il Tempio". Un club con 30mila tesserati, che ogni sabato sera ospita quattrocento persone". Per fare cosa? Su richiesta, e chiedendo il permesso, possono partecipare a quello che accade dentro le stanze "da gioco". Anche se per ora, a Ponte Buggianese, la gente del posto è ferma sulla strada a scrutare dalle inferriate all’interno. Curiosa e insieme incredula, la più parte scandalizzata. È come se in questo piccolo paese della Valdinevole stesse passando un sisma. Prende cappello l’ex sindaco, oggi segretario del Pd di Pistoia. "Prima la casa di riposo, poi l’albergo, ora questa cosa qui. Semplicemente avvilente, anche per la nomea che d’ora in poi avrà il nostro paese". Sì, è la nomea a far diventare furiosa la popolazione di Ponte Buggianese. Che si chiede: "Ma le leggi consentono anche questo sconcio?". E chi li dà i permessi per aprire questo genere di attività? I paesani, indignati, si interrogano: possono fare qualcosa per cancellare quella che si ritengono una vergogna? Don Fabiano Fedi, il parroco, è letteralmente fuori della grazia di Dio. Lui, confessa, che era rimasto alla scambio delle figurine, non sapeva che potessero esserci scambisti ufficiali autorizzati a scambiarsi la moglie o la fidanzata in un luogo riconosciuto dalla legge. "Personalmente mi scoccia prestare un libro di mia proprietà, figuriamoci se è pensabile per un uomo sposato scambiare la propria moglie". In definitiva, l’intera Valdinevole si ribella, al di là dei cancelli de "La Villa". Si oppone al libertinismo e alla celebrazione che di esso si fa all’interno dell’ex casa di riposo trasformata nel tempo in "tempio di esperienze bollenti". Mario Ricorvo, il proprietario, respinge le accuse e con energia e con forza si batte per dimostrare la presunta correttezza dell’originale sua iniziativa imprenditoriale. E la fa con l’esercizio dell’auto celebrazione. Sapete come? Aprendo le porte della villa scambista a giornalisti e politici. Ecco la dark room al buio "per accentuare le sensazioni". La sala cinema con il maxi schermo, su sui vengono proiettati film "per aumentare l’eccitazione". Che dire? Un luogo porno locale con protagonisti vivi, scambisti, come in certi film a luci rosse. Quei posti molto in voga e frequentatissimi all’estero fino agli anni Novanta. Ma non è tutto, la visita guidata prosegue. A noi la stanza fetish dedicata al bondage, dominazione, sottomissione, sadismo e masochismo. Deviazioni, depravazioni, eccessi, o che cosa? Fate voi, siamo uomini non caporali, e in grado tutti di giudicare. Comunque momenti e gesti e vizi come questi riferiti dalla proprietà. "I nostri soci portano da casa corde e fruste. Oggetti intimi che la maggior parte dei nostri affiliati non amano condividere". L’irritazione del parroco e dei politici è da condividere nella sua interezza. All’interno del cosiddetto tempio accadono cose come queste, mostrate durante la visita guidata all’interno della villa. La stanza delle coppie, un unico letto al centro, lungo e foderato di latex. "Possono starci anche una ventina di coppie". Sarà magari molto eccitante, questione di gusti. Esagerazioni comunque difficili da condividere. Come quella che piace agli amanti portati a spingersi oltre. La "Glory hole", due corpi divisi da una parete, "senza che i partner possano guardarsi". Perplessità, sconcerto, disgusto crescente i compagni di quanti, non molti, hanno avuto la possibilità della visita guidata. Il proprietario orgoglioso della sua strana creazione, ma la donna come è considerata in quel discutibile contesto? "Gode del pieno rispetto – assicura Marcio Nicorvo – e soprattutto della privacy". I telefoni cellulari, questo è vero, devono restare fuori e il servizio di sorveglianza è implacabile con chiunque non rispetti le regole. Ma quali regole? Quelle imposte con la sottoscrizione della tessera di socio. Intransigente il parroco, la struttura va chiusa al più presto. Duri i politici locali del Pd, allineati con la Chiesa. Tosto il titolare, portato addirittura a ritenere l’attività a luci rosse protagonisti gli scambisti "un’occasione per Ponte Buggianese e l’intera Valdinevole". Un’occasione di quale tipo si parla? "Spalmiamo benessere sull’economia locale". Una tesi personalissima rappresentata con due esempi. "Due pullman sono arrivati dalla provincia di Rimini, abbiamo preso camere in un albergo di Ponte Buggianese e venticinque in diversi hotel di Montecatini". I cronisti hanno visto, si sono fatti un’opinione. Il giudizio finale a voi lettori.

Franco Esposito