Dal petrolio alla ristorazione. Angelo Moratti aggiunge, non cambia. Si allarga e potenzia la sua presenza nel mondo economico e imprenditoriale del Paese. Attratto dal grande successo dei ristoranti della catena Miscusi – cinque locali a Milano, uno a Torino, Bergamo, Pavia – investe su quello che oggi viene ritenuto un autentico boom. Certificato peraltro dai numeri: l’azienda Miscusi è passata da 12 a 250 dipendenti; il fatturato è lievitato da 810mila euro agli 11 milioni previsti quest’anno. Il format Miscusi è basato sulla pasta fresca. E come condimento, una buona dose di ingrediente scenico. Le mamme pastaie impastano in diretta. Milano, Torino, Bergamo, Pavia, e ora Firenze. In piazza Lorenzo Ghiberti, proprio mentre in città è prossima alla chiusura la Palazzina Reale, una location molto glamour.

Angelo Moratti investe con la sua Mip cinque milioni di euro, diventando così con il 36,5% il socio di maggioranza della catena Miscusi. Un autentico caso imprenditoriale da attribuire senza la minima incertezza a due giovani soci, Alberto Cartasegna e Filippo Mottolese. L’hanno fondata nel 2016. Il Miscusi aperto il 9 dicembre a Firenze è perfettamente in linea con la filosofia dei suoi fondatori. Duecento metri quadrati, in precedenza occupato da un ristorante pizzeria, circa 80 coperti interni oltre e quelli del dehor. Venticinque gli occupati tra cuochi, camerieri e personale dello staff. Il brand è dedicato in esclusiva alla pasta fresca. E anche in questo caso le mamme pastaie impastano in diretta. Il successo sull’asse Milano-Torino-Bergamo, e adesso Firenze. I principi fondanti della catena Miscusi sono reperibili negli slogan. Intanto, il primo, quello originario a spiegare perché i soci fondatori l’hanno fatto, basato su una domanda: "Cosa daremo da mangiare a dieci miliardi di persone nei prossimi trent’anni". Risposta immediata e retorica, se la sono date i due soci che hanno avuto l’idea: "Pasta e felicità".

Frase asciutta, breve, sintetica, solo due parole. Pasta e felicità, e come condimenti la dieta mediterranea, verdure, cereali, frutta. "Un ritorno al passato del mangiare sano e buono". La pasta preparata al momento, in diretta, ogni giorno dal proprio pastificio. E il divertimento, da parte del cliente, di personalizzare il proprio piatto. Pranzo veloce a mezzogiorno, la spaghettata in famiglia la sera e nei week end. Pasta appena fatta, la garanzia è assoluta. Un buon bicchiere di vino, con il sottofondo musicale. Pezzi per tutti i gusti, escluso la heavy metal. Il caffè è offerto dalla Casa. E un altro slogan, catartico e definitivo, ad onorare la filosofia di casa Miscusi: "Siamo una famiglia". Ma non è tutto, c’è dell’altro nell’idea di questi innovatori della ristorazione. Miscusi è anche scuola a disposizione di chi ha voglia di imparare i segreti della ristorazione. Porte aperte a giovani e anziani di entrambi i sessi desiderosi di imparare l’arte e il mestiere. Bene accetti aspiranti chef, persona con velleità di maitre e camerieri in pectore.

La catena è anche store, negozio. In vendita gadget con il logo aziendale, cappellini e t-shirt molto particolari. Sul petto, scritte divertenti: "mamma pastaia; carbonara; al dente; pacchero; burrata. Casa Miscusi si impegna pure nell’organizzazione di eventi. Potendo contare in questi casi sulla competenza specifica di Alexander Samwer, il fondatore di Rocket Internet. Come Angelo Moratti, socio anche lui a soli venti mesi dall’apertura. Casa Miscusi è proprietario inoltre di una farm. Dove organizza pranzi domenicali per gli amanti della ristorazione fuori porta. Tavolate su prenotazione, al centro sempre e comunque sua maestà la pasta. Happening all’aria aperta lontano dai suoni e dai rumori del centro città. All’insegna dello slogan fondante, motivo conduttore del successo per ora nazionale: "Pasta e felicità". E in aggiunta sorsi di aria buona, magari pure non pura. Un piatto di spaghetti al dente, un bicchiere di vino, e domani sarà sempre un altro giorno.

Franco Esposito