Gianluigi Paragone e altri dieci pentastellati sono pronti a lasciare il Movimento cinque stelle. Ora il gruppo del Senato trema. Alcuni dei senatori che sarebbero pronti a seguire l’ex conduttore tivù sono Emanuele Dessì, Dino Mininno e Luigi Di Marzio. Paragone guiderebbe una frangia di eletti pronti a staccarsi dal partito di maggioranza relativa e costituire un gruppo autonomo sul modello della renziana Italia viva. In pratica, il neonato gruppo grillino che civetta con la Lega sosterrebbe in una prima fase il governo giallorosso, salvo staccare la spina al momento opportuno. Alcuni dei senatori che sarebbero pronti a
seguire l’ex giornalista televisivo sono per l’appunto Dessì, Mininno e Di Marzio. Le ragioni della scissione avrebbero un nome e un cognome: Luigi Di Maio. L’insofferenza nei confronti del capo politico avrebbe segnato un punto di non ritorno. “Mi scrivete per chiedermi cosa penso di Gianluigi Paragone – scrive su Facebook la senatrice M5s Barbara Lezzi – e vi rispondo pubblicamente. Credo che il Movimento abbia iniziato un buon percorso per rendere più condivisa ed efficace la sua azione. Diamoci del tempo per affinare i nostri nuovi strumenti e cerchiamo di pacificarci anziché darci addosso”.
Secondo l’ex ministra per il Sud del Governo Conte I, “possiamo legittimamente pensare che Gianluigi abbia dei modi un po’eccessivi. Ma le istanze che porta sono assolutamente degne di ricevere risposte”.