Le dimissioni del ministro dell’Istruzione Fioramonti (che comunque resta nella maggioranza) hanno aperto un nuovo scontro all’interno del MoVimento 5 Stelle. Ieri Fioramonti aveva usato parole dure contro l’operato del governo che ha utilizzato “poco coraggio” nella manovra: “I soldi si trovano per altre cose, mai per la scuola”, ha scritto polemicamente in una lettera indirizzata al premier Giuseppe Conte.

Un concetto che non è piaciuto ai grillini, in primis alla ministra della Pa, Fabiana Dadone, durissima su Facebook: “Soprattutto da agosto in avanti il tema del coraggio è diventato centrale per me in politica. Trovo stucchevole che chi professi coraggio agli elettori poi scappi dalle responsabilità politiche. Se hai coraggio, non scappi. Se condividi davvero una battaglia, non scappi, ma mangi sale quando devi e porti avanti un progetto (ammesso che lo si abbia mai realmente condiviso)”. E poi ancora: “Dividere l'opinione pubblica scappando dalle responsabilità con scuse variopinte premia nell'immediato. La stampa ha bisogno di gossip, ma le persone hanno bisogno di gente che sappia governare. Governare è difficile, perché riduce al nulla gli slogan o le promesse senza criterio. Governare non è per tutti, perché bisogna parlare poco e lavorare molto.

Governare spesso non è trendy, non è pop e non è social”. Contro le dimissioni anche Emilio Carelli, deputato e facilitatore dell'area comunicazione della galassia pentastellata: “Proprio ora che il M5S ha rilanciato la propria azione attraverso una nuova organizzazione interna spiace registrare le dimissioni del Ministro Fioramonti. Le sue sono dimissioni ancor più incomprensibili in quanto nell'abdicare alle proprie responsabilità di governo, accusando il governo stesso, promette appoggio all'esecutivo”. Dunque, c’è aria di bufera nel M5S che ha preso le distanze da Fioramonti finito nel mirino anche perché stando al sito delle restituzioni che i parlamentari sono tenuti a trasferire, consultabile on line, non rendiconta nulla da un anno esatto. Così il pensiero di Italia viva in una nota firmata da Gabriele Toccafondi e Daniela Sbrollini, capigruppo di Italia Viva in commissione Cultura alla Camera e al Senato: “Se veramente ci si vuole battere per avere più risorse per la scuola bisogna stare in Parlamento non all'estero, non a presentare un libro o a fare conferenze stampa”.

Ha chiesto le dimissioni non solo di Fioramonti, ma di tutto il governo la Lega tramite il senatore della Lega Roberto Calderoli: “Grazie a Babbo Natale per aver pensato ai nostri bambini mandando a casa con un sacco di carbone il pessimo ministro Fioramonti, uno dei peggiori ministri della storia repubblicana, quello che voleva tassare le merendine, quello che voleva togliere il crocifisso dalle aule perché non ci rappresenta. Grazie Babbo Natale per averlo fatto andare via, ora confidiamo nella Befana che magari nella calza ci farà trovare le dimissioni di tutto il Governo”.

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