Tasse, governo dove vai, governo dove va? Ammesso che vada davvero da qualche parte, ammesso e non concesso che il governo M5S-Pd-Leu-Italia Viva timonato dal prudentissimo e soprattutto sgusciante Conte si inoltri nella foresta pietrificata dell’Irpef e di chi la paga, stia attento, molto attento, alla falsa mappa dei redditi.

Mappa dei redditi degli italiani che essi stessi hanno da tempo tracciato e continuano a tracciare quando si fanno contribuenti. Insomma la mappa della povertà, indigenza, sopravvivenza, decoro, agiatezza e e ricchezza degli italiani stampata nelle loro dichiarazione dei redditi. È una falsa mappa, una mappa falsa. Lo si sa da tempo eppure a questa falsa mappa sempre si riferiscono i governi, i sindacati, i Parlamenti, i partiti. Perché un’altra mappa dei redditi, veritiera o almeno plausibile, non c’è.

Nessuno si prende l’immane fatica, l’enorme responsabilità e il grave rischio di tracciarla una mappa vera. Una mappa dei redditi degli italiani che dovesse portare il fardello della verità o almeno di parte di essa, risulterebbe intollerabile a gran parte della pubblica opinione, sarebbero in molti a chiedere il divieto di render pubblica una mappa così, per motivi di…ordine sociale costituito.

Ad oggi la falsa mappa dei redditi, quella su cui si basa la tassazione sulle persone fisiche, insomma l’Irpef, porta e riporta tracciata l’indicazione secondo cui sono circa 29 (29!) i milioni di contribuenti che dichiarano come reddito annuo non più di 15mila euro. La metà degli italiani sotto o appena sopra i mille euro al mese. Questo c’è scritto con la mappa, ognuno può confrontare la mappa con il reale territorio.

Nella mappa c’è ancora tracciato e disegnato come altri cinque milioni di contribuenti non superino i 20 milaeuro di reddito annuo. Quindi 29 milioni più 5 milioni e fa 34 milioni di contribuenti italiani, di cittadini italiani che hanno reddito inferiore a 20mila euro l’anno.

Per trovare qualcuno che, secondo mappa, possa permettersi un mutuo o di acquistare una macchina o di andare in vacanza occorre, secondo mappa, limitarsi a quei 3,2 milioni di italiani che dichiarano redditi annui tra 35 a 55mila euro. Tre milioni e poco più cui aggiungere la miseria contabile di 375mila italiani che dichiarano redditi sopra i 100mila annui. Tre milioni e mezzo che possono spendere contro 34 milioni che fanno fatica a legare pranzo e cena, non arrivano alla quarta settimana…In mezzo altri 12 milioni di contribuenti, il cosiddetto ceto medio, che dichiara redditi da 20 a 35mila euro l’anno, cioè che vive con duemila al mese.

Se questa è la mappa, ogni governo si sperde. Se questa è la mappa, ogni passo è metter piede in una buca. In questa mappa l’ago magnetico indica il sud, i poli sono all’equatore e la terra è affusolata come un sigaro.

Alessandro Camilli