Il rischio a livello globale dato dal coronavirus cinese "è elevato": a dirlo è l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che ha ammesso un errore nei suoi precedenti rapporti in cui riferiva che il rischio fosse "moderato". L’ultimo rapporto dell'Oms ha rilevato un rischio "molto alto in Cina, alto a livello regionale e alto a livello globale". In una nota aggiunge che nelle comunicazioni dei giorni precedenti era stato detto "erroneamente" che il rischio era "moderato", ha spiegato la portavoce Fadela Chaib. Nella Repubblica Popolare si registra un primo morto a Pechino, mentre sono otto i nuovi casi di contagio registrati oggi, portando il totale a quota 85. La vittima, di 50 anni, si era recata a Wuhan l’8 gennaio. Dopo il rientro a Pechino il 15 gennaio, gli era stata diagnosticata la polmonite atipica il 22 gennaio.

Il Paese si sta mobilitando per cercare di contenere l’epidemia. Oltre a prolungare di tre giorni, fino al 29 gennaio, la festività del capodanno cinese (Festival della Primavera), con restrizioni sui trasporti, l’Ufficio Generale del Consiglio di Stato, il governo cinese, ha stabilito che l’apertura per il semestre primaverile di università, scuole primarie, medie e asili di tutto il Paese sarà rinviata fino a nuovo avviso. Ieri, lunedì 27 gennaio, la città portuale settentrionale di Tianjin, le province orientali dello Zhejiang e del Anhui e la città sud-occidentale di Chongqing hanno interrotto i servizi di collegamento interprovinciale su strada per i passeggeri. In precedenza, la città di Shanghai e la provincia del Qinghai avevano già fermato i servizi di trasporto su strada. Pechino ha avviato il controllo della febbre dei passeggeri in 55 stazioni della metropolitana, comprese quelle di collegamento con le stazioni ferroviarie e l’aeroporto internazionale di Pechino Capitale. I viaggiatori con alterazioni della temperatura corporea saranno trasferiti in ospedale.

Viene intensificata la pulizia e la disinfezione nelle stazioni della metropolitana e degli autobus. Le carrozze dei treni verranno disinfettate ogni giorno. Gli ingressi e le uscite, le scale mobili, le macchinette self-service, i servizi igienici e le altre aree aperte al pubblico nelle stazioni della metro tre volte al giorno. Le autorità di Tianjin hanno richiesto a tutti i tassisti e ai passeggeri dei taxi di indossare mascherine protettive, mentre dopo lo scarico di ogni passeggero i guidatori saranno tenuti a disinfettare l’auto. Le autorità cinesi hanno adottato una serie di misure rigorose anche nelle aree rurali. "I 96 membri del nostro personale di base sono tutti al lavoro in questo momento", ha sottolineato Wu Lihui, funzionario del Partito comunista cinese, impiegato in un ufficio distrettuale nella città di Shangrao, nella provincia orientale del Jiangxi. "Abbiamo visitato le famiglie e monitorato tutti i giorni la temperatura corporea dei lavoratori provenienti da altre zone del Paese".

Secondo il professor Gabriel Leung, presidente della medicina di sanità pubblica presso l’Università di Hong Kong (HKU), il numero di persone infettate dal coronavirus a Wuhan potrebbe potenzialmente raddoppiare ogni sei giorni in assenza di un intervento importante da parte delle autorità di sanità pubblica. Leung, che è anche direttore fondatore del Centro di collaborazione per l’epidemiologia e il controllo delle malattie da infezione a Hong Kong, ha consegnato un rapporto contenente le sue conclusioni sulla possibile diffusione del virus alle autorità di Pechino e Hong Kong così come all’Oms. Stando al modello elaborato dal suo team, il numero di casi di coronavirus di Wuhan al 25 gennaio - compresi i pazienti che stanno nella fase di incubazione - potrebbe aggirarsi intorno ai 44mila. Inoltre, potrebbero svilupparsi altri epicentri dell’epidemia da coronavirus in 5 megacittà cinesi, oltre Wuhan, (Pechino, Shanghai, Guangzhou, Shenzhen e Chongqing) tra fine aprile e inizio maggio.

Intanto, i mercati europei sono stati duramente colpiti dalla paura scatenata dalla diffusione del Coronavirus. Tutti i listini europei hanno chiuso in forte calo: Londra ha chiuso al -2,29%, Francoforte al -2,74%, Parigi al -2,68% e Madrid al -2,05%. Lo stoxx 600 - l’indice azionario che contiene 600 tra le principali commercializzazioni del mercato europeo, e corrisponde circa al 90% del mercato azionario UE - ha registrato un -2,3%, perdendo 208,61 miliardi di euro di capitalizzazione.