Non si contano le mostre di arte italiana che si fermano negli Stati Uniti. Ogni anno, tra grandi e piccole, sono decine i musei che dedicano agli artisti 'made in Italy' rassegne, mostre, rassegne che poi accolgono decine di migliaia di spettatori. Ma per trovare l'autentico sapore italiano, non di gastronomia stavolta, ma pitture, disegni, sculture e tutto ciò che fa arte non è nemmeno necessario volare a New York o Los Angeles, che tra 'Metropolitan Museum of Art', il più grande degli States e il 'The Getty' ospitano i contenitori d'arte più celebri. Già perché la 'golosità' di arte italiana, di ogni secolo, è comune dall'East al West. Così anche il 2020 non si discosta dagli anni precedenti e solo per rimanere in due stati, New Mexico e Texas, ospita già tre rassegne di valore e interesse internazionale. Fino al 19 aprile, inaugurazione avvenuta il 25 gennaio, Santa Fe e il suo 'New Mexico Museum of Art' nelle sue sale presenta 'The Birth, Death and Resurrection of Christ from Michelangelo to Tiepolo'. La nascita, morte e ressurrezione di Cristo vista attraverso opere di artisti straordinari, maestri della pittura italiana. Si tratta di 50 capolavori, tra quadri e disegni che illustrano oltre 400 anni di storia dell'arte italiana attraverso opere che sono state prestate dal British Museum di Londra per una mostra nata sotto la collaborazione del New Mexico Department of Cultural Affairs. Artisti straordinari, da Giovanni Battista Pasqualini a Gregorio de Ferrari, per questa rassegna italiana nel New Mexico. "Non bisogna essere in possesso di una laurea in storia dell'arte o di una grande persuasione religiosa per godere di questa mostra" ha dichiarato Christian Waguespack, curatore della rassegna. Le opere esposte al museo di Albuqurque coprono le tre fasi principali della vita di Cristo: Natività, Crocifissione e Resurrezione esplorando al tempo stesso tutti i diversi mezzi di espressione che gli artisti usavano in quell'epoca. "Si viene a vedere questa rassegna - ha aggiunto Waguespack - per il nome di Michelangelo e poi hai la possibilità di ammirare tutti questi artisti grandiosi". Il periodo che la mostra del New Mexico prende in considerazione va dal 1440 al circa il 1829. C'è un disegno in gesso rosso di Michelangelo 'Le tre croci' (1521-1524) che rivela come il Maestro stesse facendo uno schizzo per una opera di dimensioni più grandi. "Si vede l'elaborazione delle idee - ha continuato il curatore - poi la ricerca di una figurazione giusta". C'è 'La discesa dalla Croce' di Andrea Mantegna, ma anche 'Adorazione dei Magi' di Giovanni Battista Tiepolo che mostra l'uso della prospettiva diagonale. Si passa così da una grande opera a un'altra osservando anche i mutamenti nella tecnica pittorica. E il Tiepolo dipinge i Magi con vesti lussuose. "Li vedi riflettere nella ricchezza" ha sottolineato Waguespack. Poi anche 'Incredulità di San Tommaso' (1621) di Giovanni Battista Pasqualini da un dipinto di un grande pittore del barocco italiano, il Guercino. "Era stato eseguito per essere inviato al capo della Chiesa cattolica per mostrare le proprie qualità nella speranza di ottenere qualche commissione. Aveva lavorato con un tipografo per riprodurre l'immagine". Sono tante opere su carta, che hanno resistito al tempo e che adesso sono arrivate nel New Mexico. Alcuni dei capolavori in mostra erano stati eseguiti per esposizioni nelle chiese, un modo per aiutare ad educare le congregazioni che studiavano la Bibbia. Altre invece destinate a privati devoti, consentendo così a ricchi proprietari di tenere nelle proprie case opere d'arte che poi, negli anni, sono diventati autentici pezzi da collezione. Durante il periodo coperto dalla mostra di Santa Fe, (dai primi del 1400 allo stesso periodo del 1800) i temi della cristianità furono fondamentali nel lavoro degli artisti italiani anche perché in quel tempo la Chiesa cattolica aveva patrocinato e sostenuto l'arte religiosa, erano un mezzo unico per comunicare, anche se a differenza degli artisti protestanti del Nord Europa, i maestri italiani non basavano il loro lavoro su una diretta lettura della Bibbia. La possibilità di vedere queste eccezionali opere grazie al British Museum, proprietario dei capolavori esposti, che ha una storia che risale al 1753. Oggi rappresenta una pubblica istituzione (è stato primo museo pubblico nazionale al mondo) che si dedica alla storia, all'arte e alla cultura, dalle origini ai giorni nostri con una collezione permanente di oltre otto milioni di opere, tra le più grandi e complete esistenti.