Nel corso della seduta del Comites di mercoledì sera presente anche il neo ambasciatore Iannuzzi, sono stati trattati anche tanti altri argomenti a cominciare dalla presentazione del bilancio consuntivo del 2019 e la preoccupazione -segnalata dall’esecutivo- di una difficile situazione economica. "Siamo in attesa dell’arrivo del finanziamento" ha spiegato Filomena Narducci. "I soldi che abbiamo attualmente in cassa non li possiamo utilizzare perché si tratta del fondo da destinare al progetto di ricerca sulla nuova emigrazione e l’emigrazione circolare".

Proprio lo stato di andamento di questo progetto è stato il secondo argomento trattato durante la serata. "A breve, insieme al sociologo Hugo Bazzi che coordinerà lo studio, definiremo le modalità del lavoro di campo, come raccogliere i dati e chi intervistare tanto a Montevideo come nell’interno" ha affermato Patricia Bardini che fa parte della commissione del Comites che si occupa del progetto insieme a Vittoria Gugliotta e Ignacio Palermo.

La seduta è poi proseguita con il Referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari che si terrà a breve. Il capo della cancelleria consolare Antonella Vallati ha informato sull’andamento dei lavori invitando il Comites a "fare la sua parte" e contribuire "al lavoro di diffusione" all’interno della comunità italiana. A differenza di altri referendum forse poco sentiti fuori dall’Italia, questa volta l’attenzione è alta dato che la riforma voluta dai 5 Stelle inciderà sulla rappresentanza degli italiani all’estero con la riduzione del numero degli eletti in Parlamento. Si voterà per corrispondenza e il termine ultimo per presentare i plichi al consolato sarà il 26 marzo alle ore 16.

Altra preoccupazione è stata espressa in merito al rinvio delle elezioni dei Comites nel mondo: un appuntamento che si sarebbe dovuto svolgere nel mese di aprile di quest’anno e che invece, a causa della mancanza di risorse, è stato rinviato al 2021, in una data ancora da definire tra il 15 aprile e il 31 dicembre. In modo pressoché unanime i membri del Comites hanno manifestato la loro contrarietà alla decisione con la "speranza di non ripetere gli errori del passato". L’ultima volta, infatti, si finì per votare nel 2015 (anziché nel 2009 come previsto) provocando uno stallo istituzionale senza precedenti.

L’ultimo punto è stato quello relativo all’organizzazione dei corsi di italiano nelle associazioni con la collaborazione del Casiu, un’iniziativa di cui si sta parlando da mesi. Anche in questo caso il quadro appare estremamente negativo dato che dal Casiu non è stata ancora presa alcuna decisione al riguardo come hanno raccontato i consiglieri Domingo Cairello e Josè Mendez. L'ambasciatore Iannuzzi dopo un breve intervento a inizio dei lavori nel quale si è detto felice di operare in un Paese dalla grande e partecipativa italianità, ha ascoltato tutti con calma ed attenzione, prendendo spesso appunti.