Rimettere in moto l'Italia e riaprire tutto. Queste, in sintesi, le richieste che il segretario del Carroccio Matteo Salvini, ha rivolto a Sergio Mattarella, nell'incontro tenuto ieri mattina al Quirinale. Un "faccia a faccia" nel corso del quale si è parlato dell'esigenza di superare l'emergenza Coronavirus. Salvini, incontrando la stampa, ha spostato l'attenzione sulle difficoltà in cui si dibatte il mondo produttivo, a causa dell'epidemia, segnalando altresì l'esigenza di "difendere il Paese" e ricordando le proposte economiche già sottoposte al premier Conte. In precedenza sempre il leader della Lega si è detto disponibile a "un nuovo premier credibile per 8 mesi" adombrando, in tal senso, l'ipotesi di un "governissimo di unità nazionale". "A veder affondare l'Italia non ci sto, è un danno di almeno 10 miliardi. Prima si vota meglio è. Siamo in grado di votare da qui a 8 mesi? Probabile" ha spiegato Salvini. "Conte non può accompagnare il paese, se arriva qualcun altro che decide 3 cose da fare in questi 8 mesi c'è il sostegno della Lega. Occorre qualcuno di più credibile, che accompagni il Paese in questi mesi verso il voto", ha quindi sbottato ancora l'ex ministro dell'Interno. "Il Paese - ha poi rincarato la dose - non può andare in mano a un fantasma. Gli italiani ci chiedono responsabilità, non può esserci un vuoto". Intanto, ha poi rivelato ancora Salvini: "nei corridoi di Camera e Senato ho incontrato tanti parlamentari del M5S che hanno espresso il loro disagio per l'immobilismo del governo. Ma bisogna avere coraggio: l'attuale squadra di governo non è attrezzata per rispondere alle sfide dei prossimi 3 mesi. Nei momenti critici occorre fermezza, ma il premier ha cambiato atteggiamento 5 volte in 5 giorni, quando invece dovremmo dare segnali di normalità al mondo. La differenza tra noi e Renzi? Lui è nella maggioranza". Immediata la replica di Luca Pastorino, segretario di presidenza alla Camera per Leu: "Governissimo? Sarebbe un pasticcio destinato a non trovare soluzioni ". "Governo di unità nazionale? Lo siamo già, un governo unito per la Nazione" ha spiegato, dal canto suo, il presidente del Consiglio. "Conte sarà il presidente del Consiglio fino al 2023" la replica del ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. Sulla stessa linea Andrea Marcucci, presidente dei senatori del Pd: "Vorrei ricordare a Salvini che la legislatura finisce nel 2023, e che in vista non c'è nessun governo elettorale. Ora serve l'impegno straordinario di tutti per rilanciare l'economia del Paese". "Contrarissimo" si è detto anche il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri e con lui Giorgia Meloni: "Fratelli d'Italia considera il governo Conte un'esperienza fallita ed è pronto a presentare una mozione di sfiducia per verificare se ci sia ancora una maggioranza che lo sostiene. Ma insistiamo nel dire che la soluzione per il dopo Conte, a nostro avviso, sono libere elezioni". "In ogni caso - ha aggiunto - i voti di Fratelli d'Italia non sono indispensabili per un governo istituzionale, che per noi rimane un inciucio: se altri vogliono possono farlo senza di noi".