Talebani e statunitensi hanno firmato a Doha, in Qatar, lo storico accordo che apre la strada al ritiro delle truppe americane dal Paese. L'accordo prevede che gli Stati Uniti e i loro alleati ritireranno tutte le loro forze dall'Afghanistan entro 14 mesi. Il testo, negoziato per un anno e mezzo in Qatar, è stato firmato dal capo negoziatore di Washington, Zalmay Khalilzad, e dal capo politico dei talebani, Abdul Ghani Baradar. Per l'occasione è arrivato a Doha anche il capo della diplomazia americana, Mike Pompeo. Il segretario di Stato Usa ha chiesto ai talebani di "rispettare la promessa di tagliare i legami con Al Qaeda". I colloqui di pace intra-afghani inizieranno entro il 10 marzo. L'accordo prevede uno scambio di migliaia di detenuti tra i ribelli e il governo afghano, una "misura di rafforzamento della fiducia". "Fino a 5.000 prigionieri dei (talebani) ... e 1.000 prigionieri dell'altra parte (forze afghane) saranno rilasciati entro il 10 marzo". I Paesi della Nato hanno chiesto di iniziare i prossimi "negoziati tra una squadra nazionale afghana pienamente inclusiva e i talebani, per raggiungere un accordo di pace globale". La firma dell'accordo di Doha culmina un processo di oltre un anno di negoziati. "Chiediamo ai talebani di cogliere questa opportunità per la pace", hanno affermato i Paesi della Nato. In tale contesto, l'Alleanza ha sottolineato che implementerà una serie di "adattamenti a determinate condizioni, tra i quali una riduzione della nostra presenza militare". La Nato ha ribadito il suo impegno a lungo termine in Afghanistan e il suo continuo sostegno alla difesa nazionale e alle forze di sicurezza afghane.