Il referendum sul taglio dei parlamentari, previsto il 29 marzo, resta un punto interrogativo per l’epidemia di coronavirus in Italia. La decisione definitiva però sull’opportunità di confermare la consultazione è prevista entro domani, giovedì. "Al momento è confermato. È chiaro che questa è la settimana in cui dovremo decidere, a seconda anche dei dati medici, se vogliamo mantenerlo o se diversamente posticiparlo e portarlo magari verso maggio. Decidiamo entro giovedì" ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, intervenuto a Sky Tg24.

"Bisogna dare la possibilità che vi sia l’adeguata campagna referendaria anche nelle zone rosse e in quelle regioni dove maggiormente abbiamo il problema". D’Incà spiega che "quella del 29 marzo è una data importante per il paese. Questo referendum è molto sentito dalle persone che credono effettivamente che il parlamento possa passare da 945 a 600 parlamentari. È una decisione da prendere nei prossimi giorni", entro giovedì, "confrontandoci tecnicamente e statisticamente con l’andamento e l’incidenza del virus. Per noi del Movimento 5 stelle è un passaggio importante e per il paese, secondo, me è un grande passaggio di riforma costituzionale. Ve ne saranno altri in futuro, abbiamo già fatto un percorso con le forze della maggioranza che ci porteranno ad un miglioramento della nostra costituzione".