È tutto pronto per la grande giornata di oggi, domenica con "La festa che ci unisce, Calabria celebra Italia", un appuntamento storico per la collettività italiana dell’Uruguay che torna a riunirsi in un formato del tutto inedito. Cultura e gastronomia saranno i due principali ingredienti della celebrazione in strada che punta sull’aspetto unitario e partecipativo. Organizzato dall’Associazione Calabrese dell’Uruguay, l’evento si avvale della collaborazione dell’Ambasciata italiana, del Dipartimento di Cultura della Intendencia di Montevideo, del Municipio B e del nostro giornale, la Gente d’Italia. Lo scenario della festa sarà la calle José Enrique Rodó (tra A. Rodriguez e Juan D. Jackson), la via che ospita la sede dei calabresi e che sarà chiusa al traffico per l’occasione.

Diversi gli stand previsti con la partecipazione di oltre una decina di associazioni che faranno da contorno a un palcoscenico dove si esibiranno gruppi di danza e musica e ci sarà anche spazio per la parte oratoria tra cui si prevede un omaggio speciale al ruolo della donna vista la data. La sede calabrese, inoltre, ospiterà una mostra fotografica speciale preparata per l’occasione. Insomma, si tratta di un evento davvero unico nel suo genere per la collettività italiana che avrà modo di usufruire di una straordinaria vetrina di visibilità come non accade da troppo tempo: seppur in una modalità differente, la Giornata degli Italiani dell’ottobre del 2016 fu l’unico grande evento di cui si ha memoria in questo ultimo decennio e a cui è seguito il vuoto più assoluto.

Saranno oltre una decina le associazioni regionali che parteciperanno domenica all’iniziativa, tra cui: Ente Friulano Efasce, Associazione Abruzzese, Comitato delle Associazioni Venete in Uruguay (Cavu), Associazione Emiliano Romagnoli (Aereu), Associazione Calabrese, Associazione Vietrese, Collettività Satrianese San Rocco, Associazione Lauria, Circolo Lucano, Federazione Lucana dell’Uruguay. Oltre a questi bisogna aggiungere il Centro Culturale Vissi d’Arte, la Scuola Italiana di Montevideo e la partecipazione speciale dell’Associazione Calabrese di Buenos Aires.

"Erano cinque anni che sognavo una cosa del genere" spiega Nicolas Nocito, consultore junior presso la Regione Calabria tra gli organizzatori dell’evento. "Adesso che all’interno della nostra associazione siamo riusciti a creare un gruppo di giovani molto attivi è possibile realizzare questo sogno". "Tuttavia" -precisa Nocito- "vogliamo che questa sarà la festa di tutti gli italiani e non solo quella di un’associazione. Il suo successo dipenderà soltanto dal coinvolgimento della collettività italiana. Con la partecipazione delle altre associazioni speriamo di riuscire a far diventare questa festa un grande appuntamento da ripetere ogni anno e magari turnare anche l’organizzazione. Oggi tocca a noi, il prossimo anno toccherà ad altri".

Il giovane consultore spiega poi che l’idea di poter organizzare questo evento in Uruguay è nato seguendo l’esempio dell’Argentina: "Vedevo cosa veniva fatto altrove e pensavo sempre, perché non possiamo fare la stessa cosa anche noi? Se nessuno qui l’ha mai fatto allora lo facciamo noi. Sono convinto che noi associazioni dobbiamo agire in prima persona e non aspettare che l’Ambasciata o qualcun altro faccia qualcosa. Questa è la grande opportunità che stavamo aspettando". Per Nocito c’è infine un altro aspetto fondamentale che merita di essere sottolineato e che riguarda la sopravvivenza delle stesse associazioni italiane alle prese con problemi comuni: "Un evento come questo è assolutamente fondamentale per mantenere attive queste istituzioni, coinvolgere i giovani e dargli anche un motivo in più per partecipare perché altrimenti non verrebbero mai alle iniziative tradizionali".

Matteo Forciniti