“Milioni di euro al macero”. Questa la sintesi impietosa di Paolo Borchia, europarlamentare e coordinatore di Lega nel Mondo, riguardo il tema della quasi sicura inutilizzabilità dei plichi destinati al voto degli italiani all’estero per il referendum sulla riduzione dei parlamentari, rinviato dal Governo a causa dell’emergenza sanitaria in Italia.

“Al netto dell’imprevedibilità della situazione, ritengo più che evidente - spiega Borchia - la necessità che il Governo metta mano al sistema di voto per i connazionali residenti in altri paesi. Con oltre cinque milioni di aventi diritto, la procedura attuale risulta superata, costosa e non affidabile. Spiace che, in una situazione in cui servono risorse ingenti, milioni di euro vadano buttati in questo modo”.

“Dopo i ritardi nelle spedizioni per le ultime elezioni - conclude Borchia - alcune circoscrizioni hanno ricevuto in anticipo le schede. Un eccesso di zelo che costerà milioni di euro ai contribuenti, risorse che avremmo potuto e dovuto destinare a tamponare l’emergenza coronavirus”.

AISE