Se mai finirà. Il ? è d’obbligo. I pochi interventi che elenchiamo come indispensabili sono basati sulla convinzione che non finirà mai.

1 Difendere, previa riconquista, il nostro ruolo e la nostra autonomia in Europa. Sovranisti no, senza Europa si muore, Ma nemmeno Quisling per ideologia. Non siamo colonia della Germania, siamo la terza economia del Continente. Non siamo più "nave senza nocchiero in gran tempesta", siamo un po’ sempre "bordello" (definizione di Dante Alighieri), ma anche finalmente le nostre province le vorremmo dominare e non farle dominare da Berlino.

2) Abolire o ridimensionare le Regioni. Centralizzare funzioni chiave come la Sanità. Le regioni sono figlie del compromesso politico che generò la Costituzione nel 1948 e del compromesso storico che le fece attuare 22 anni dopo. C’era bisogno di nuove fonti di denaro per i partiti, man mano che venivano meno i fondi sovietici o americani. Ma le regioni sono una realtà contro natura nella storia italiana, l’Italia è fatta di province e di comuni. Le Regioni sono un artificio politico e una idrovora di denaro pubblico.

Oggi il Pd ha perso quasi tutte le grandi Regioni. Ne conserva, non si sa per quanto tempo ancora, alcune nel Sud. Il M5s non ha voce in capitolo e probabilmente mai ne avrà. Superare il complesso iter di revisione costituzionale non si prospetta una partita facile. Ma se volete tentare qualcosa di utile sulla strada delle riforme, questa è la riforma delle riforme. Intanto riappropriatevi del controllo delle leve. Sanità in primis. Ci saranno un po’ di impiegati in esubero? Pazienza, lo avete già fatto con le Province senza troppo patire.

3) Sventrare la vera Casta che rovina l’Italia, quella dei mandarini, della burocrazia che tutto paralizza. Quei poveri dei 5 stelle si sono fatti aizzare contro la classe politica. In realtà la vera casta che soffoca l’Italia da prima dell’Unità è quella dei funzionari pubblici, i veri padroni del Paese. Sono loro che scrivono (sempre più sgrammaticate) le regole e le interpretano. Nominando la capa dei vigili urbani di Firenze a capo del legislativo di Palazzo Chigi, Matteo Renzi ha agito come poteva agire un rozzo valligiano di fuori Firenze. Ma a modo suo, il fu picconatore dava vita a un sentimento giusto, la rivolta contro il vero potere forte. Chiedete un po’ a Conte quanti miliardi e da quanto tempo sono ancora bloccati nelle casse dello Stato che non paga, mentre le aziende fornitrici falliscono. Quando leggo di miliardi e miliardi per uscire dalla crisi del coronavirus, mi viene da ridere. Penso quanti anni ci vorranno, e quanti pareri e quante firme, per sbloccare quelle risorse.

4) Ripristinare il finanziamento pubblico dei partiti. Sarà la base di una azione a tenaglia per liberare i partiti dalle tentazioni. Penso che, con le dovute eccezioni, i politici italiani siano più onesti dei loro colleghi stranieri. Ma la politica si fa con i soldi, nessuno vive d’aria. I politici vanno pagati bene e sollevati dal più grosso onere della politica, quello delle campagne elettorali. La demagogia della pseudo sinistra che ha imposto il taglio del finanziamento pubblico ha favorito un miliardario come Berlusconi o l’emergere di una classe di sanculotti impreparati e in troppi casi incompetente.

5) Convincerci del fallimento del modello leghista, appropriarci di quel che c’era di buono nella spinta innovatrice della prima Lega. Per la sinistra, che è comunque un po’ meglio della destra, pur con tutte i suoi errori, dalla gestione dell’ingresso nell’euro alla distruzione della sanità pubblica nel Lazio, questa è l’occasione per ribaltare il rapporto di forza con Salvini, come per il PD americano per scalzare Trump dalla Casa Bianca.

6) Spendere a man bassa per ripristinare ospedali e posti letto: se non serviranno più ora, andranno bene alla prossima.

7) Spendere a man bassa per estendere il reddito di cittadinanza a tutti i cittadini, aumentando anche il valore dell’assegno. Volete una prova che il Movimento 5 stelle è allo sbando? Eccola: mentre Trump e Boris Johnson propongono per americani e inglesi una versione universale del reddito di cittadinanza, i grillini se ne stanno zitti zitti, invece di rivendicare la paternità dell’idea e rilanciare sui numeri e sulla estensione. Mi vedo già i campioni di una certa sinistra pensare prima al pericolo che qualche euro vada ai ricchi, piuttosto che agli effetti positivi di stimolo di una misura universale e limitata nel tempo. Però, o il Governo interviene con misure eccezionali di tipo organizzativo, strutturale e economico, o andrà sempre peggio.

Blindare le banche, rendendole inaccessibili agli appetiti di francesi, tedeschi e americani, è un atto fondamentale quanto insufficiente. L’epidemia di Coronavirus non si fermerà. O il Governo è pronto a tenerci prigionieri a vita oppure, appena si allenteranno i blocchi, ho il dubbio che il morbo riprenderà a circolare. E allora? Penso che dovremo, dovrete voi giovani, abituarvici. Oggi è il Coronavirus, domani un’altra epidemia. Tenere segregati in casa non solo gli anziani, che già ci stanno senza che glielo si dica, ma anche milioni di uomini e donne nel pieno degli anni e delle forze, costretti a convivere con nonni e suoceri in poche decine di metri quadrati, può determinare situazioni da rivolta di massa. Anche se Travaglio garantisce che in carcere c’è meno virus che in casa…

Ma all’aria aperta non siete un po’ esagerati con la proibizione? Sono sicuri Conte e il suo pungolo Fontana e il suo emulo Emiliano che impedendo alla gente di correre in un parco freni il contagio? Non è più pericoloso fare all’amore? Volete proibire anche quell’essenziale sfogo di energia vitale? Si determinerebbe una situazione esplosiva. Quanto reggeremo un prolungato calo del Pil, che qualche economista ha calcolato sopra il 3%, meno che nel 2008, ma per ora… Fontana è disperato, è in un angolo.

Il suo modello di governo regionale è fallito, travolgendo anche aree, come Bergamo, dove la Lega non governa. Ma la sanità è competenza regionale. Se quelli del Pd fossero meno incapaci, e Zingaretti anche innocente, nel Lazio, da scelte analoghe a quelle leghiste in Lombardia, sarebbe una occasione d’oro per dare in testa a Salvini e ai suoi. A mettere in crisi il sistema pubblico hanno contribuito tante concause e condizionamenti. Un mio amico è andato un sabato in un ospedale pubblico romano per farsi sostituire una valvola ai polmoni pieni d’acqua. Volle andare lì perché vi opera un grande chirurgo. Sperava di uscire già il lunedì, ma il lunedì è uscito in una bara.

Non lo avevano potuto operare, perché la valvola non c’era. Come mai? Procedure? Appalti? Regole aziendali? In Liguria per anni ha comandato la sinistra. I miei genitori sono andati in ospedale con le loro gambe, sono usciti per il loro proprio funerale a piedi in fuori. Nella bara. Però oggi nell’angolo ci sono Fontana e la Lega. Per questo chiamano l’esercito per tenerci chiusi in casa. Ora la polemica è su quei pochi che hanno gambe buone per correre nei parchi.

Nessuno pensa più a chiedersi come mai in Italia ci sono più morti che in Cina, venti volte più popolata. (Sempre tenendo conto del fatto che in un Paese dove se critichi il Premier sparisci, l’affidabilità dei numeri e delle pubbliche dichiarazioni è molto limitata). Per convincerci che quella di Fontana e Salvini (che poi Conte ha adottato a proprio vantaggio, ma non basta) non è la sola questa strategia vincente, ancora una volta dobbiamo sfogliare il grande libro della Storia, per convincerci che il passato ritorna, mutato e travestito, ma munito di armi letali. Ci eravamo illusi di avere soffocato germi e epidemie, ci sentivamo vicini a incatenare la morte.

Ora ci sentiamo impotenti e tutto quello che sappiamo fare mandare in galera i joggers e sperare che arrivi presto un vaccino. Quanto ci varrà a inocularci tutti e 60 milioni? Mentre magari nel frattempo una nuova specie di virus sarà penetrata nelle nostre corazze virtuali… La grande differenza rispetto al passato è che ieri il 90 per cento dei nostri antenati vivevano nei campi, con grande dispersione di volontà e informazioni. Oggi la proporzione è inversa. Ieri Giulio Cesare si impadronì della Francia con poco più di 10 mila legionari. Oggi con 10 mila voti forse non diventi nemmeno consigliere regionale. In Italia ancora ben oltre l’Unità votavano solo i ricchi.

Le donne votarono per la prima volta nel 1946, al Referendum che ci portò alla Repubblica. Tutto quindi oggi è molto più complicato che nei 250 mila anni del passato. In giro c’erano poche migliaia di sapiens sapiens o neanderthal. Mandate in pensione Fontana e i suoi, quelli che gridavano contro i negher e dai negher prendevano le mazzette. Fate le cose seriamente, bene, con meno soldi. Il futuro è cupo, la lotta sarà lunga, solo così ce la farete.

MARCO BENEDETTO