Il grido d’allarme arriva, come da qualche giorno a questa parte, soprattutto dal Nord, la zona dell’Italia maggiormente colpite dal Coronavirus. E le parole del presidente del Veneto Luca Zaia sono davvero forti: “Stiamo affrontando un’emergenza che è paragonabile a quella della seconda guerra mondiale e difatti il bollettino di guerra è simile”. Per il governatore, la battaglia sarà ancora molto lunga: “Per i nostri modelli statistici, saremo in trincea per tutto aprile, ma se saremo bravi potremo anche anticipare questi tempi. Successivamente tra maggio e giugno potremo vedere i primi raggi di sole e finire questa partita con pochi casi sporadici, isolati e assolutamente gestibili”. Anche il collega della Lombardia Attilio Fontana ha usato ieri frasi di certo poco tranquillizzanti, in pratica lanciando un appello a tutte quelle persone che ancora sembrano non rispettare il divieto di muoversi per la regione in meno possibile: “Al di là delle singole intenzioni il messaggio che vogliamo lanciare è: dovete restare a casa per proteggere voi e gli altri, siamo allo stremo”.