La rottura, ora, tra la maggioranza e l’opposizione di governo è netta. Nel mirino, da parte del Centrodestra, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, accusato di prendere decisioni in pratica da solo senza le dovute consultazioni. Il più agguerrito, il leader della Lega Matteo Salvini, che si è sfogato tramite la propria pagina Facebook: "Sarebbe un silenzio che i nostri figli non ci perdonerebbero. Non viviamo in un regime, siamo e vogliamo restare in democrazia. A questo punto, chiederemo tutti insieme al presidente Mattarella un incontro urgente perché tutti possano dare il loro contributo per aiutare gli Italiani, l’uomo solo (o la coppia sola) al comando non bastano per salvare il Paese". Pure Silvio Berlusconi si è appellato al capo dello Stato affinché si possa tornare a una vera e propria democrazia: "Forza Italia ha offerto collaborazione istituzionale ed è impegnata a dare il suo contributo al superamento della doppia emergenza, sanitaria ed economica. Il governo invece non ha sinora accettato un concreto confronto e non sembra voler tenere in considerazione le proposte moderate e approfondite del Centrodestra. E come Centrodestra chiediamo di essere ascoltati dal presidente della Repubblica". Molto critico verso Conte anche il numero uno di Italia viva, Matteo Renzi: "Ci aspettano ancora giorni difficili. Noi rispettiamo le regole del governo sulla quarantena. Ma il governo rispetti le regole della democrazia. Si riunisca il Parlamento. E si facciano conferenze stampa, non show su Facebook: questa è una pandemia, non il Grande Fratello". Per la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni l’esecutivo giallorosso è nel pallone, e lo si evincerebbe con i provvedimenti annunciati sabato sera dal premier stesso: "Il governo Conte dimostra di non essere in grado di gestire l'emergenza". La Meloni ha approfittato di una diretta Facebook per chiedere la convocazione immediata e a oltranza del Parlamento, accusando Conte di "smanie di protagonismo: è il momento di mettere insieme tutte le energie migliori per affrontare questa frase complessa". E poi giù violentemente: "L'Italia è nel caos, ci sono migliaia di aziende, lavoratori e famiglie che vogliono risposte e il Parlamento non si riunisce da oltre due settimane perché il premier vuole fare tutto da solo". La replica della maggioranza è arrivata tramite twitter da Federico d’Incà, ministro per i rapporti con il Parlamento: "Basta strumentalizzazioni. Camera e Senato sono aperti e funzionano regolarmente. Chi utilizza false notizie per ottenere chissà quali reazioni o vantaggi se ne assumerà le conseguenze davanti ai cittadini. Riacquistiamo senso di responsabilità".