Una mazzata di 80 miliardi di euro, pari a circa il 4,6% del Pil nazionale. L'impatto economico sull'Italia del coronavirus è stato stimato da Deloitte in uno studio dedicato al nostro Paese, nel quale ipotizza il contagio di oltre 120mila persone, sulla base di tre diversi modelli di previsione (Arma, Anchored Ar e Logistic Diffusion) che mettono in comparazione l'evolversi della pandemia in Cina e in Italia. Secondo il report, l'emergenza sanitaria durerà 150 giorni, con una previsione di conclusione del contagio ipotizzata non prima dell'ultima parte di luglio.

Scendendo più nel dettaglio dell'impatto economico calcolato da Deloitte - analizzando i relativi dati nazionali e regionali del valore della produzione resi noti dall'Istat nel 2018 e prendendo in considerazione un periodo ipotetico di emergenza che va dall'inizio del contagio (21 febbraio) alla peggior data prevista per la fine del contagio (25 luglio) - le conseguenze sul Pil italiano sono state stimate nel -4,57% per il 2020 (pari a 80,650 miliardi di euro), con una perdita stimata di oltre 800 milioni di euro per il cosiddetto Primo Settore (agricoltura), 13,5 miliardi di euro per il Secondo Settore (industria) e 137 miliardi di euro per il Terzo Settore (quello dei servizi).

Nello stesso tempo, però, il report di Deloitte stima anche che, alla fine del contagio, è prevedibile un sensibile periodo di ripresa dell'economia con un conseguente contraccolpo positivo stimabile tra il 5% e il 10% nei vari settori presi in analisi.