Gli italiani, alle prese con l'emergenza coronavirus, si riscoprono più generosi ma meno 'green', preoccupati per il futuro dell'economia e, soprattutto, per i propri risparmi ma fiduciosi nel complesso della sanità pubblica. È la fotografia scattata dall'ultimo sondaggio condotto in Italia da BVA Doxa sui principali impatti sullo stile di vita della popolazione determinati dalla diffusione del Covid-19.

L'indagine è stata condotta dal 20 al 24 marzo su un campione rappresentativo di circa mille persone. Nella scala dei valori i temi 'green' e ambientali perdono posizione scalzati dalla preoccupazione per problematiche più stringenti. Per più della metà degli italiani, le questioni ambientali passeranno in secondo piano una volta finita l'emergenza. Se quasi la metà della popolazione continua a lavorare (di cui il 19% in smart working), un lavoratore su 5 è stato invece costretto a interrompere la propria attività.

Per i lavoratori in smart working il lavoro agile funziona: l'82% ritiene adeguata la tecnologia utilizzata. Guardando al futuro, lo spettro della recessione spaventa il 70% degli intervistati. Nonostante le limitazioni negli spostamenti il 92% del campione dichiara di fare prevalentemente la spesa di persona o facendosi aiutare da qualche familiare. Il 63% tende a fare scorte accontentandosi spesso delle marche disponibili.

Dal sondaggio emerge anche l'89% degli italiani si fida del SSN e l'83% degli ospedali della propria regione. Non solo gratitudine, ma anche aiuti concreti per la sanità nazionale. Il 24% della popolazione (pari secondo gli autori della ricerca a circa 10/12 milioni) ha già fatto una donazione dall'avvio dell'emergenza Coronavirus.