Un brevissimo ricordo personale. Se la memoria non mi tradisce era il 2008, la mia prima collaborazione con 'La Gente d'Italia' per raccontare come un ben poco limpido personaggio approfittasse della sua carica pubblica, tra gli italiani all'estero, per meri fini personali. Solo un piccolo esempio, ma che per me caratterizza la vita di 'La Gente d'Italia': denunciare gli abusi, senza preoccuparsi delle conseguenze, parlando con il linguaggio della verità, qualunque colore esso sia, stando sempre dalla parte e a difesa del cittadino, in particolare dell'italiano lontano dalla sua patria, che, storicamente, le sue guerre le deve combattere da solo.

Ma da 22 anni, 15 in Sudamerica, ha un alleato in più, un giornale che ha saputo essere un fedele compagno di viaggio, scomodo solo per chi incarna il potere e non lo esercita come dovrebbe. E dopo aver anche superato difficoltà che però mai hanno scoraggiato il suo Direttore-Editore, 'La Gente d'Italia' celebra il proprio compleanno proprio al culmine di quello che è, per tutta l'umanità, il momento più arduo dell'era moderna.

Ma i sorrisi, la torta con la candeline che oggi, virtualmente, uniscono in modo particolare tutti i lettori, primi artefici di questo successo che non ha eguali, sono un atto di speranza, perchè 'La Gente d'Italia' non è il passato, ma il presente e soprattutto il futuro, fatto di idee, iniziative, racconti, reportage che hanno sempre un solo comune denominatore: la verità da raccontare, non importa se possa piacere oppure o no. Buon compleanno 'Gente'!

di ROBERTO ZANNI