Nel 1999 ero Direttore del Grtv, una delle agenzie stampa indirizzate ai media italiani nel mondo, e già allora la vita per i giornali all'estero non era certo facile. In realtà, non è mai stata facile. Diciamo che la notizia della nascita di una nuova testata mi rendeva a dir poco scettica, "quanto potrà durare?", ma soprattutto, mi chiedevo cosa spingesse un giornalista con un curriculum di tutto rispetto a lasciare l’Italia per imbarcarsi in questa avventura, anzi, un vero e proprio salto nel buio.

Sono convinta che se ci fossero state delle scommesse sulla durata de La Gente d’Italia, nessuno avrebbe immaginato che sarebbe andata oltre i 5/6 anni di vita. Ed invece… Invece "La Gente d’Italia", partita alla grande (una redazione di firme eccellenti e servizi che hanno fatto molto discutere anche per la durezza con cui ha affrontato temi e personaggi vari senza alcun timore reverenziale, per non parlare della memorabile inchiesta sulla strage di Monongah), è diventata negli anni un fiore all’occhiello della stampa italiana all’estero. Numerosi i miei incontri con il Direttore, sia quando veniva a Roma e non mancava di intervistare l’allora Ministro per gli Italiani nel Mondo, l’On. Mirko Tremaglia, sia a Rai International, per fare il punto sulla situazione della stampa italiana all’estero, per rendere omaggio alla memoria dei minatori di Monongah, o per raccontare dell’accordo con El Pais.

Insomma, di argomenti, Porpiglia ne ha sempre avuti molti. E non sono mancati neanche i progetti collaterali, come la collaborazione alla pubblicazione "Storia della stampa italiana in Uruguay" di Pantaleone Sergi, o il convegno sulla lingua italiana attraverso la comunicazione, ed evito di ricordare i riconoscimenti ottenuti dal Direttore Porpiglia, cito solo uno degli ultimi, quello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dei 20 anni del giornale, riconoscimenti che il Direttore ha sempre condiviso con i suoi collaboratori.

Oggi, a distanza di 22 anni, La Gente d’Italia non solo è viva, ma sempre più vegeta e pronta ad affrontare un'altra grande sfida: quella che la vedrà anche nelle edicole argentine. Insomma… di pagine, La Gente d’Italia ne ha prodotte tante. E molte altre sono in cantiere, sempre al servizio della comunità italiana.

di GIOVANNA CHIARILLI