Carissimo Direttore, è un onore e una gioia poter festeggiare con te i primi 22 anni di vita di Gente d’Italia. Sì, ventidue anni, in formato cartaceo prima a New York, poi in America Latina con la sede a Montevideo, poi anche in formato elettronico al servizio di tutti i lettori, che amano informarsi in maniera non settaria, ovunque si trovino nel mondo dell’emigrazione.

Fin dall’inizio Gente d’Italia ha spregiato la malsana abitudine di troppi altri strumenti di stampa costruiti con il facile copia e incolla di notizie di agenzia. Il Direttore Porpiglia ha fatto sua la missione di offrire tutti i punti di vista, per quanto diversi fossero e siano, lasciando al lettore l’analisi e la scelta delle diverse ipotesi presentate.

Il quotidiano è stato ed è scritto da giornalisti famosi, ma non basta: Gente d’Italia ha coordinato un corso sostenuto dal Ministero del Lavoro italiano per formare nuove leve di giovani, e ne ha avviato più d’uno alla carriera nel mondo dell’informazione.

Tutti i partiti, gli opinionisti, i trend setter, gli specialisti nei diversi campi del vivere umano e i lettori stessi hanno sempre trovato spazio sul "nostro" quotidiano che presta la massima attenzione anche al lavoro del CGIE, dei Com.It.Es., delle Associazioni e dei Patronati.

Grazie, Mimmo, per tutto quello che hai fatto e per tutto quello che continuerai a fare, a prescindere dai segnali devastanti lanciati dal Dipartimento dell’Editoria presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso la recente normativa che regola le procedure e i meccanismi dell’irrisorio sostegno alla stampa e all’informazione degli italiani all’estero.

Abbiamo bisogno di te e della generazione di giornalisti che hai creato negli anni. Non mollare mai! Con molta stima, rispetto e affetto

SILVANA MANGIONE

VICE SEGRETARIO GENERALE DEL CGIE PER I PAESI ANGLOFONI EXTRAEUROPEI