Nuove mosse nella politica di Donald Trump e nuovi movimenti sociali indicano che negli Stati Uniti è in corso il tentativo di utilizzare la pandemia per indurire la svolta nativista-integralista da tempo praticata dal presidente. Trump ha emesso un decreto con cui sospende i visti (green card) per l’immigrazione, sembra per 60 giorni.

Il provvedimento, annunziato con enfasi, colpisce circa mezzo milione di persone, in gran parte lavoratori stagionali (necessari per l’agricoltura) e i familiari di immigrati già residenti in terra americana. In alcuni Stati da una parte e dall’altra degli Stati Uniti gruppi dell’estrema destra politica e religiosa manifestano, spesso con fogge mimetiche e armi automatiche in pugno, secondo un programma pubblicizzato dalla Fox (Operation Gridlock). I loro slogan formalmente inneggianti alla libertà costituzionale, in realtà sono diretti contro quei governatori di Stati che sono stati attaccati anche da Trump per i provvedimenti restrittivi.

La Casa bianca e gli estremisti di destra convergono su uno stesso obiettivo: mobilitare il nucleo duro del trumpismo per le elezioni di novembre screditando i provvedimenti anti-virus raccomandati dagli scienziati (vedi Anthony Fauci), e messi in atto da governatori democratici come Andrew Cuomo a New York. L’America è oggi è il paese con più contagi e vittime. Alcuni Stati dell’Est (New York, New Jersey, Connecticut, Massachusetts) hanno tassi altissimi di mortalità che non accennano a diminuire. La disastrosa sanità che i repubblicani non hanno mai voluto migliorare con un adeguato intervento pubblico è in parte responsabile dell’incapacità del paese più ricco del mondo di adeguatamente un imprevisto come il coronavirus.

La strategia di Trump, rilanciata dagli oltranzisti, poggia sul consueto repertorio di chi in passato ha tentato svolte autoritarie: le leggi anti-immigratorie degli anni venti del ’900, il maccartismo contro gli "un-american" degli anni cinquanta, la messa al bando degli immigrati provenienti dai paesi musulmani decretata 4 anni fa, e il suprematismo bianco fomentato dal Tea Party.

Oggi il repertorio populista-nativista comprende: 1) L’invenzione del nemico: sono stati i cinesi a creare il virus e pertanto vanno combattuti; 2) La retorica dell’America First: occorre impedire agli immigrati di scavalcare nel lavoro i "grandi americani"; 3) I cittadini americani devono essere protetti dagli intrusi: ieri erano gli islamici, oggi sono i latinos che vanno bloccati con il "Muro" e con un decreto; 4) L’accusa di socialismo: i provvedimenti contro il contagio (distanziamento, mascherine… ) non sono "sociali" ma "socialisti", quindi vanno respinti, se necessario con le armi.

MASSIMO TEODORI