Nell'intero 2019, la spesa per la difesa ha rappresentato 1,91 trilioni di dollari in tutto il mondo, ovvero un aumento del 3,6% in un anno, il più importante dal 2010. Questa cifra rappresenta il 2,2% del prodotto interno lordo globale e una spesa media di 249 dollari (230 euro) a persona, consolidando la tendenza al rialzo della spesa mondiale registrata dal 2015 dopo un calo tra il 2011 e il 2014 in corrispondenza della crisi finanziaria.

"La spesa militare ha raggiunto il livello più alto dalla fine della guerra fredda", ha detto Nan Tian, un ricercatore del Sipri. La spese maggiore è stata degli Stati Uniti, con un aumento del 5,3% nel 2019, a 732 miliardi di dollari, il che significa il 38% della spesa mondiale. Dietro gli Stati Uniti la Cina, con 261 miliardi di dollari, con un incremento del 5,1% su base annua, e poi l'India con 71 miliardi di dollari (+ 6,8% in un anno).

I primi cinque Paesi in termini di spesa - oltre a quelli già citati, ci sono Russia e, ultima tra le 'top 5', l'Arabia Saudita - rappresentano oltre il 60% del totale. In particolare il regno wahabita ha registrato una spesa stimata di 61,9 miliardi (57 miliardi di euro), l'8% del suo Pil e il 16% in meno rispetto al 2018, nonostante le operazioni militari in Yemen e le tensioni con l'Iran.

Seguono la Francia e poi la Germania, le cui spese sono aumentate del 10% nel 2019, in parte a causa della percezione di un aumento della minaccia russa. Nella lista dei primi 15, sei Paesi, tra i quali l'Italia sono membri della Nato (Usa, Francia, Germania, Regno Unito, Italia e Canada), con una spesa congiunta di 929 miliardi di dollari (858 miliardi di euro), il 48% del totale mondo. L'Italia è al nono posto tra i Paesi esportatori, con una quota del 2,3 sull'export globale.