Il segretario generale del CTIM (Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo), Roberto Menia, 52 anni, (nella foto con Mirko Tremaglia a El Alamein) nato a Pieve di Cadore, membro della Camera dei Deputati dal 1994 al 2013, dapprima con MSI/AN, poi con il PdL ed infine con FLI, già presidente del Movimento Nazionale per la Sovranità, prima di aderire a Fratelli d’Italia è stato nominato nuovo responsabile del Dipartimento Italiani all’Estero di Fratelli d’Italia. "E’bello – ha commentato Menia nel darne notizia – dopo tanti sforzi legati a riallacciare i fili di una comune appartenenza, poter oggi mettersi al servizio di un progetto ambizioso, quello di rafforzare e mettere a fattor comune la rete della destra patriottica in Italia e all’estero, ricreando tra Fratelli d’Italia e il Comitato Tricolore la stessa simbiosi che vi fu tra quest’ultimo e il Msi prima e An poi. Come ci insegnò Mirko Tremaglia – ha aggiunto Menia – viviamo e trasmettiamo l’orgoglio di essere italiani, a maggior ragione in un frangente in cui la nostra Patria soffre, drammaticamente, più di ogni paese nel mondo, per l’aggressione di un nemico invisibile di nome Covid. Saranno, i prossimi, mesi cruciali per ripartire: e perché non farlo da quella grande risorsa di nome italiani all’estero? Penso alla valorizzazione del consumo di made in Italy, alle produzioni locali da incentivare, ad una grande rete tricolore di connessioni e anche di solidarietà. Mi sforzerò – ha concluso Menia – di dare voce a eccellenze e a normali quotidianità, a pulsioni entusiastiche e a storie semplici ma significative, a riaffermare diritti e conquiste degli italiani dentro e fuori i nostri confini. Questa grande solidarietà italiana deve unirsi all’orgoglio e alla consapevolezza: non vogliamo più veder buttare sotto i cingoli dei trattori le nostre arance o i nostri pomodori per nutrirci di porcherie arrivate da chissà dove; non ironizzare più sul senso della Patria visto che (per fortuna) oggi lo hanno riscoperto proprio tutti, in Italia e all’estero, con mille tricolori appesi alle finestre. Ripartiamo da ciò che meglio sappiamo fare, anche grazie agli italiani nel mondo, nostri ambasciatori nei cinque continenti". Roberto Menia l'ho conosciuto molti anni fa, e proprio ad El Alamein, durante la ricorrenza "sacra" - così la definiva il compianto Mirko Tremaglia - che ogni anno, per decenni organizzava il fondatore del Ctim. Appuntamento a Fiumicino con la banda dei bersaglieri, un nutrito numero di civili e tricolori, canti patriottici lungo la traversata aerea poi il "pellegrinaggio" con la fanfara che intonava silenzi fuori ordinanza, Flick e flock, Il reggimento di papà, Marcia sul treno, Corsa... La Ricciolina... E nel silenzio sacrale di quella striscia di spiaggia impregnata del sangue dei nostri caduti le lacrime de le preghiere degli anziani... Roberto e Mirko in religioso silenzio davanti ai mausolei.... Oggi tocca a te caro Roberto, continuare l'opera del padre degli italiani all'estero, di quel Tremaglia che è riuscito a far mettere d'accordo politici di diverse idee cambiando la Costituzione e dando dignità e diritti ai milioni di italiani che vivono fuori dal Belpaese. Auguri caro Roberto, auguri di cuore! Sono convinto che saprai continuare ad interessarti della grande comunità italiana senza colorazioni partitiche, come voleva il nostro caro Mirko. (m.p.)