Sul Mes noi di +Europa abbiamo avuto ragione da subito, mentre non solo dal M5S, ma anche da fronti nominalmente "europeisti" e da ministri e viceministri del PD venivano dubbi, riserve o esplicite contrarietà all’utilizzo di questo strumento. Dall’organismo europeo diventato il feticcio della polemica contro Bruxelles arriverà un prestito ingente senza condizioni e senza interessi, come era evidente dal primo minuto di gioco. Il Mes consentirà all’Italia di risparmiare 5,3 miliardi di interessi su debito, ha calcolato Carlo Cottarelli (che occorrerebbe smettere di considerare solo un tecnico, per riconoscerlo come una risorsa di esperienza e di visione per il governo dell’Italia). Quindi l’Italia userà il Mes, ma al prezzo di ulteriori settimane di propaganda nazionalista e anti-europea, da parte del M5S e della Lega. Anche il M5S alla fine dirà Sì al Mes, ma sarà semplicemente la conferma che il M5S non crede a nulla ed è disposto a fare il contrario di quello che dice, come di dire il contrario di quello che fa. È un partito molto partitocratico, ma fa finta di non essere un partito. È contro il Mes, ma alla fine lo accetterà facendo finta di sacrificarsi contro voglia per il bene della Patria. È contro la Casta, ma occupa la televisione pubblica, lottizza qualunque postazione di potere e nomina compagni di scuola e collaboratori di ministri e ex ministri nelle società pubbliche. Né Crimi, né Di Maio rinunceranno certo ad ore di prime time televisivo, a posizioni di potere ministeriale e a un controllo militare su ogni ganglio della cosa pubblica. Hanno vinto una rivoluzione verbalmente violenta e populista e come nella Fattoria degli animali di Orwell sono diventati molto peggio della Casta che hanno disarcionato. Gli unici che pensano ancora che i Grillini, con e come Conte passati dalla Lega e Leu senza fare una piega, siano animati da convinzioni e non dal trasformismo del potere sembrano essere i dirigenti del PD che non hanno il coraggio di dire "il re è nudo". Non hanno il coraggio di chiedere la discontinuità con il governo gialloverde sulla giustizia, sui decreti sicurezza, sulla regolarizzazione dei migranti, su quota cento e Alitalia, sulla Cina, sull’Unione europea e, appunto, sul Mes. Il M5S rinuncerà a qualsiasi cosa pur di stare al Governo. Chi nella maggioranza, anzichè esigere un atto di verità, finge ancora di doverlo convincere a rinunciare ad un veto autolesionista attraverso una diplomazia accondiscendente, farà solo da stampella alla politica populista, che è stata in questi due anni contro gli interessi degli italiani e sarà il principale ostacolo alla ripresa del paese. Ps: nella sua odierna intervista il Presidente del Consiglio, che aveva tuonato in diretta televisiva "No Mes!", ha detto che deciderà il Parlamento. Possiamo noi cittadini e non sudditi esigere di sapere cosa pensi oggi Ponzio Pilato Conte sui 36 miliardi a interesse 0,1%?. Proprio a lui non è consentito lavarsene le mani.

BENEDETTO DELLA VEDOVA, SEGRETARIO DI PIÙ EUROPA