Proprio non accenna a placarsi lo scontro-confronto tra Regioni e Governo. Sul piatto della contesa la solita "fase 2", con la riapertura delle principali attività produttive del Paese dopo il lockdown diramato per l'emergenza coronavirus. Da un lato ci sono gli enti locali, che chiedono regole più chiare per la ripartenza ("oppure andiamo da soli" è il monito), dall'altra l'esecutivo che prova, invece, a frenare quella che viene giudicata come una corsa troppo affrettata a sollevare le serrande. Nel bel mezzo, con l'opposizione che pure alza la voce, ecco l'Iv di Matteo Renzi (terza gamba del governo giallorosso) mettersi a premere per "aperture più rapide". In attesa dell'incontro chiarificatore di oggi, a Roma, tra i governatori, il premier Conte, i ministri della Salute Roberto Speranza e degli Affari regionali Francesco Boccia, si registrano le parole di quest'ultimo che, in merito all'aut aut dei presidenti delle Regioni, ha detto di comprendere la loro "esigenza di avere un quadro che consenta di avviare le riaperture differenziate" e di condividere anche "l'esigenza di averlo in tempi brevi". Le "linee guida arriveranno" ha garantito Boccia. Ma quanto all'avvio delle procedure relative alle riaperture differenziate su base territoriale, queste scatteranno solo a "partire dal prossimo 18 maggio". Per tutto quanto il resto, bisognerà attendere, invece, la data dell'1 giugno, così come indicato dal Dpcm di aprile. "Il primo giugno, però, è fra un'era, troppo tempo. Pensiamo che, fatte salve le indicazioni della comunità scientifica, il punto di caduta sia il 18 maggio per le aperture. Parlo dei servizi alla persona, delle attività commerciali che ancora sono chiuse, di centri sportivi e palestre" ha replicato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. "C'è una convergenza con la quasi totalità dei governatori. Nella leale collaborazione tra le istituzioni, abbiamo chiesto che il Governo prenda in mano questa partita e che la chiarisca subito" ha proseguito l'esponente leghista. "E' fondamentale delegare poteri alle Regioni. Dobbiamo trovare una soluzione che e' quella di delegare le regioni, poi procedere con le riaperture dal 18", ha concluso il Zaia.