Non vuole essere un merito, ma solo una dimostrazione di come quanto da noi pubblicato non fosse una boutade o un attacco focalizzato sulla persona del sottosegretario agli Esteri Ricardo Merlo. Ma i nostri dubbi in merito alla realizzazione del nuovo consolato a Montevideo (per via della tempistica in piena pandemia) e l’opportunità o meno che sia proprio l’esponente del Maie a sponsorizzare il tutto (per via del fatto che possiede alcune quote in società di costruzioni edili e dunque era meglio probabilmente essere ai margini del progetto) hanno interessato non solo la politica italiana che come questo quotidiano hanno chiesto maggiori delucidazioni, ma la stessa stampa, del BelPaese e non.

Come non citare, per esempio, i quotidiani ‘Il Secolo XIX’, ‘Libero’ e ‘La Notizia’, La Voce, Taranto Buonasera (foto in basso) o l’agenzia di stampa Askanews o il portale ‘Editoria.Tv’. A dimostrazione che non solo ‘La Gente d’Italia’ si è posta qualche domanda, come è giusto che faccia un media che voglia fare correttamente il proprio dovere. Perché il nostro giornale ha adempiuto in tutto e per tutto al compito per cui lavora a servizio della collettività: fare domande, con la speranza di avere delle risposte. Alla luce del sole, per rispetto dei lettori che rappresentano il fulcro del nostro impegno e quello del sottosegretario che dovrebbe rappresentarli sempre. In democrazia sarebbe bello che funzionasse così. Anche se c'è qualcuno che ancora oggi parla di incorretta informazione.... Insomma, ‘La Gente d’Italia’ non è sola, c’è anche a 14mila chilometri di distanza chi la pensa come noi.

L'articolo del quotidiano Taranto Buonasera