Il presidente della Campania De Luca non sta facendo le bizze a causa di un pessimo carattere, e di un desiderio incontenibile di protagonismo, ma ha posto un problema enorme che non va sottovalutato. Infatti il risultato finale dell’incontro fra il Presidente del Consiglio, il ministro Boccia e i presidenti di Regione - assente il ministro della Sanità Speranza - può essere equiparato a una scommessa, cioè alla roulette russa contenuta nel film "Il Cacciatore". Infatti sotto la spinta dei presidenti di Regione - a loro volta sollecitati, insultati, provocati da alcune delle categorie più in difficoltà come i ristoratori, i baristi e gli albergatori - il presidente del Consiglio Conte nel durissimo confronto notturno ha sostanzialmente dimezzato le indicazioni di distanza formulate dai tecnici della sanità per ristoranti, spiagge etc.

Allora vale un interrogativo di fondo: un metro di distanza - e non due - assicura la sicurezza che un eventuale asintomatico inconsapevole non trasmette il contagio all’interno di un ristorante? E se un metro di distanza garantisce la sicurezza, allora i tecnici della sanità avevano indicato due metri solo per sadismo e per intenti anti-imprenditoriali? Oppure con solo un metro di distanza entriamo nell’area della aleatorietà e del rischio? Questo è il problema posto dal presidente De Luca e non si tratta di una questione di piccolo conto. Il fatto è che il Presidente Conte si è presentato debolissimo all’incontro con le Regioni perché finora le misure economiche prese da lui e da Gualtieri non hanno avuto alcun impatto consistente sulle forze economiche, sui precari e sui poveri. Il paragone con la velocità degli altri Paesi è impietoso.

Avendo alle spalle questa situazione di debolezza Conte, nel suo infinito opportunismo, ha ritenuto che la via migliore fosse quella di scegliere la partita della roulette russa, ma sappiamo tutti che quello è un gioco assai rischioso. Emergono poi una serie di questioni riguardanti il fisco e la borsa: è giusto che la FCA abbia un prestito di 6 miliardi continuando ad avere cittadinanza fiscale in Olanda? Altra domanda: è possibile che la tassazione su Amazon e altri gruppi simili rimanga in Italia agli attuali livelli che sono ridicoli?

Terza domanda: Francia o non Francia davvero possiamo anche ipotizzare di rifiutare i 36 miliardi del Mes? Questa ipotesi è sostenuta in modo razionale solo da Borghi della Lega ma perché egli vuole portarci fuori dall’euro, il che però implicherebbe la scelta di andare contro a un autentico default e a una prospettiva argentina. In questo quadro è una scelta saggia quella fatta dalla Consob di sospendere il blocco delle vendite allo scoperto? Questa scelta viene fatta proprio in un momento assai delicato: non si poteva almeno aspettare che il governo italiano sciogliesse il nodo del Mes e del Recovery Fund ovviamente quando tutti i termini di questi problemi sono messi su carta e chiariti? Perché questa scelta così precipitosa? Come si vede di domande ce ne stanno molte sul campo, non sappiamo invece se ci sono le risposte.

Fabrizio Cicchitto