Il Ministero degli esteri, tramite il Sottosegretario Merlo, ha risposto alla mia interrogazione con la quale chiedevo le ragioni della soppressione di 27 consolati onorari, un’operazione certamente pesante, avvenuta per altro senza fornire adeguate motivazioni. La mia interrogazione è nata dalla convinzione, che mi ha costantemente guidato in questi anni, che a fronte di una inadeguata dotazione di personale presso le nostre strutture diplomatiche e consolari e della crescita delle funzioni attribuite ai terminali esteri dello Stato, la rete dei consoli onorari è chiamata a volgere un compito insostituibile, spesso di vera e propria supplenza del lavoro dei consolati, quando le procedure amministrative lo consentano. Devo dire, per la verità, di avere trovato la risposta del Sottosegretario Merlo, sempre vigile e pronto a protestare per le chiusure degli altri, abbastanza burocratica e anonima, tesa a giustificare su tutta la linea le chiusure effettuate. Sarà pur vero che tra i consolati onorari chiusi ce ne saranno stati parecchi ormai disattivi e altri scoperti di titolarità, ma devo dire che, senza un riferimento analitico, nel complesso il numero delle chiusure mi sembra eccessivo. In più non si capisce come un consolato da anni senza un responsabile sia potuto sopravvivere nominalmente senza che qualcuno si sia preoccupato di trovare un nuovo responsabile. Né il sottosegretario Merlo né altri, poi, s’interrogano sull’incidenza che su un panorama come quello descritto abbia potuto avere la scarsità delle risorse che vengono destinate ai consolati onorari e che nel corso degli ultimi anni ho cercato più volte di incrementare con emendamenti alle leggi di bilancio. Insomma, resto convinta che non si può continuare a spezzare gli anelli più deboli ogni volta che se ne presenti l’occasione perché spesso sono proprio quelle situazioni apparentemente marginali che riescono a dare prime risposte ai nostri connazionali e ad assicurare, pur tra mille difficoltà, servizi che altrimenti sarebbero latitanti. Per quanto mi riguarda continuerò a battermi, come da anni sto facendo, per aumentare la dotazione finanziaria dei consolati onorari. Concludendo, nella Ripartizione Nord e Centro America, le soppressioni hanno riguardato: - Stati Uniti: l'Agenzia consolare onoraria in Cincinnati e il vice Consolato onorario in Nashville, posti alle dipendenze del Consolato di I classe d'Italia in Detroit. - Cuba: l'Agenzia consolare onoraria in Varadero, posta alle dipendenze dell'Ambasciata d'Italia a L'Avana. - Messico: l'Agenzia consolare onoraria in Mazatlan, l'Agenzia consolare onoraria in Tijuana, il vice Consolato onorario in Acapulco, posti alle dipendenze dell'Ambasciata d'Italia in Città del Messico.

FRANCESCA LA MARCA, PARLAMENTARE PD CIRCOSCRIZIONE ESTERO, RIPARTIZIONE NORD E CENTRO AMERICA