Dopo aver pubblicato, qualche giorno fa, una sua lettera sulla convenienza o meno di costruire una nuova struttura consolare a Montevideo, abbiamo voluto fare una chiacchierata con uno dei più grandi dirigenti che ha avuto la nostra comunità: Renato Azzoni.

Non è la prima volta che appare sul nostro giornale, comunque, vorremmo ricordare che Azzoni é cremonese classe 1934 ma la sua vitalità, la sua passione per la Formula 1 o la nostra Azzurra è sempre a fior di pelle. Nella sua lunga traiettoria è stato il factotum dello Sportivo Italiano, un’istituzione fondata da alcuni connazionali nel 1964 che ha avuto occasione di giocare in Serie B dal 1985 al 1994, grazie al suo disinteressato contributo. È anche stato molto tempo Presidente e dirigente dell’Associazione Lombarda dell’Uruguay.

Come sta passando questo momento storico del COVID19?

Dal 13 marzo siamo qui in casa con mia moglie Rosalia, abbiamo tutti i servizi necessari perchè il figli e amici ci aiutano portandoci ciò di cui abbiamo bisogno e leggo un libro, leggo GENTE D’ITALIA, scrivo qualcosa, guardo la TV o vado su Internet. Non ho avuto problemi di clausura. In questa ultima settimana abbiamo fatto qualche giretto in macchina.

La situazione italiana e specialmente della tua regione è stata drammatica. Ti comunichi con i tuoi in Italia? Hai avuto qualche conosciuto in contagio?

Oggi abbiamo internet e le piattaforme di comunicazione che fanno tutto più facile, quindi tutti i giorni mi comunico con i miei cugini e amici di Cremona e dei paesetti che ricordano la mia infanzia. Ho sempre sentito in loro molta preoccupazione e paura, ma, per fortuna, hanno rispettato le disposizioni del governo e non si sono contagiati. Comunque uno dei miei cugini ha perso alcuni amici per il virus. Non si può dire che è finita e c’è sempre molta attenzione, soprattutto perchè la mia zona è zona rossa ed ha avuto molti contagi e morti.

Sul tema Consolato Italiano, nella tua lettera, anche per via della tua esperienza anche come costruttore, hai proposto che, invece di costruire ex novo una struttura, si potrebbe acquistarne una e adattarla alle necessità della Cancelleria Consolare.

Esatto, è come ho detto nella lettera. Che Montevideo abbia di nuovo un Consolato mi pare qualcosa di buono, anche se questo non è il momento giusto per stanziare tanti soldi quando ci sono 122 italiani che non possono rientrare in Italia, per esempio. Ma aldilà di questo credo sia opportuno acquistare una struttura, ce ne sono tante e bellissime, anche a Pocitos e adattarla alle necessità di un Consolato. Sicuramente avremmo qualcosa di più bello e grande, senza contare e te lo dico per esperienza, che una costruzione ha sempre costi più elevati che il progetto iniziale.

Si può pensare in un ritorno dello Sportivo Italiano?

Ti posso dire una cosa. Ci sono delle persone, come me, che siamo interessate a riaprire il discorso dello Sportivo Italiano, Ho avuto recentemente delle riunioni, poi sospese per questa pandemia, con giovani dirigenti della nostra comunità, non voglio fare nomi perchè sono di varie associazioni, e vogliamo riaprire lo Sportivo Italiano. È per questo che ho inviato una lettera all’AUF (Asociación Uruguaya de Futbol). La risposta è stata positiva perchè che pare non ci siano difficoltà per riaprirlo.

Anche se piccola l’Associazione Lombarda ha avuto sempre delle attività. Cosa si sta facendo adesso?

La Lombarda, purtroppo, si è addormentata. Praticamente, coloro che hanno voluto avere le responsabilità, non hanno fatto nulla, quindi è in stato vegetativo. Prima come dirigente, oggi come socio, c’é sempre stato un sistema di comunicazione, ma ora, ne anche quello. Da molto tempo non so niente.

È da molto che segui il nostro giornale?

Per me GENTE D’ITALIA è stato un grande successo. Chapeau per chi ha avuto questa idea e di realizzarla in Uruguay. Io la seguo da quando è arrivata in Uruguay e sono sicuro che c’é molta più gente di quanto si possa immaginare che legge LA GENTE. L’altro giorno sono stato in un ufficio, nulla a che fare con l’Italia e c’erano due persone che, in sala d’aspetto, stavano leggendo il vostro giornale. Mi ha fatto tanto piacere! Non ho detto niente alla persona ma mi ha fatto molto piacere. È l’unico rapporto che abbiamo fra di noi e faccio i miei complimenti al Direttore.

di STEFANO CASINI