Se Donald Trump continua a boicottare pubblicamente la mascherina, come ha fatto anche ieri visitando una fabbrica della Ford, Nancy Pelosi l'ha trasformata in un raffinato accessorio di moda e in un simbolo politico di coscienza civica, di sollecitudine verso tutti quelli che la circondano. I due leader rinnovano il loro irriducibile antagonismo anche nel modo di combattere la pandemia di coronavirus.

La speaker della Camera è diventata la 'regina della mascherina', indossandone ogni giorno una diversa con colori e motivi intonati ai suoi eleganti tailleur pantalone. Ne ha preso nota anche Hillary Clinton, postando una foto su Instagram con il sottotitolo "leader della maggioranza alla Camera e del coordinamento di colore maschera-tailleur pantalone". Certo, la Pelosi non è la prima dirigente pubblica ad abbinare la mascherina ai suoi abiti.

Basti pensare alla presidente slovacca Zuzana Caputova o, per restare negli Usa, a Melania Trump (bianco su bianco) e Ivanka (nero su nero). Ma, come ha sottolineato la critica di moda del New York Times Vanessa Friedman, "nessun altro dirigente eletto ha abbracciato la mascherina con una gamma così ampia e accattivante". "Cosi' facendo è un richiamo costante alla differenza tra i capi dell'esecutivo e del legislativo", aggiunge. Del resto la terza carica dello Stato è sempre stata abile a sfruttare il gesto simbolico, a far sentire la sua voce anche quando non parlava, come l'abito bianco (il colore delle suffragette) che ha suggerito di indossare alle deputate dem per un discorso di Trump sullo stato dell'Unione o gli applausi ironici con cui ha risposto al presidente. Ora è davvero il leader dell' "opposizione mascherata".