Sta diventando un caso spinoso per il governo la vicenda che vede protagonista il governatore della Sardegna Christian Solinas in merito al passaporto sanitario da mostrare a chi vorrà andare nell’isola a partire dal 3 giugno, data che dovrebbe permettere lo spostamento a Regione a Regione. Un’idea, quella del presidente, che non piace per niente al ministro degli Affari regionali Francesco Boccia che ieri, alla Camera, ha fatto intendere che non è una pratica percorribile: "Se andate a rileggere l’articolo 120 della Costituzione – ha spiegato – una Regione non può adottare provvedimenti che ostacolino la libera circolazione delle persone". E poi "se gli scienziati dicono che non ci sono passaporti sanitari, non ci sono". Per il ministro, insomma, le regole dovranno essere uguali per tutti. Ovunque: "Nei prossimi giorni con l'ultimo click che riporterà il Paese a muoversi ci dovrà essere anche il buonsenso. Se tutte le Regioni ripartono, ripartono senza distinzioni sul profilo dei cittadini di ogni Regione. La distinzione tra cittadini di una città rispetto all'altra non è prevista, se siamo sani ci muoviamo. Diverso è prevedere una fase di quarantena, ma non siamo in quella condizione. E anche in quel caso ci vuole un accordo tra le parti". Non si è fatta attendere più di tanto la risposta di Solinas, che ha rimandato al mittente la risposta di Boccia: "Se dovessimo parlare di incostituzionalità è veramente incredibile che si parli di incostituzionalità di una richiesta di carattere sanitario rispetto a mesi nei quali la gente è stata costretta a restare a casa sempre con la stessa Costituzione, senza invocare alcuna violazione, addirittura comprimendo libertà costituzionalmente garantite con atti amministrativi". Poi un nuovo attacco a Boccia: "Dal ministro non ci saremmo aspettati l'inutile litania neocentralista che vuole riaffermare una supremazia prepotente dello Stato rispetto alle Regioni nell'architettura della Repubblica come definita da novellato titolo V". Poi un vero e proprio attacco a Boccia, in pratica reo di alimentare una polemica senza pensare al bene dei cittadini: "Non intendo alimentare diatribe strumentali e sterili su spinte ideologiche che generano confusione: da un ministro della Repubblica ci aspettiamo una proposta concreta che possa garantire la salute dei cittadini e la sicurezza delle regioni". Ma Solinas comunque non cambia idea e lo ha ribadito anche in serata: "Chi non ha certificato di negatività non può imbarcarsi per la Sardegna".

di STEFANO GHIONNI