La massificazione dei dati su questa maledetta pandemia, purtroppo, ha confuso tanto, che il potere di analisi dei risultati, è difficilissimo. In ogni caso, secondo i contributi ufficiali degli oltre 200 paesi colpiti dal CoViD-19, possiamo azzardare un po’ in base ai fatti. Dovremmo, in primo luogo, fare alcune spartizioni, secondo numerose caratteristiche. Dalla densità della popolazione, alla maturità sociale, dalla situazione politica a quella economica, insomma, sarebbe impossibile avere prendere in considerazione tutto, ma ci sono dati contundenti molto significativi. Come, per esempio, la letalità ogni 100.000 abitanti o la quantità di tamponi ogni milione di abitanti. Il campionato mondiale del dramma lo ha un paese che mai nessuno si sarebbe immaginato. Un paese dove funziona il Parlamento Europeo: il Belgio con i suoi 83.13 decessi ogni 100.000 abitanti, un numero che fa paura, difronte ai 14 e poco del Brasile o i 10 della Danimarca, mentre colpiscono i 6.7 decessi dell’Uruguay. Dopo il Belgio, nella nostra Europa, abbiamo la Gran Bretagna con 59.36, la Spagna con 58, la nostra Italia con 55.50, la Svezia con 43.91, la Francia con 43,21, Olanda 34.06, Svizzera 22.55, Portogallo 13.96, Moldavia 11.34, Germania 10.33 e Danimarca 34.06. Allora, perché la Germania ha una tassa così bassa, per esempio nei confronti della Francia? La ragione principale, oltre a tutte le componenti socio-economiche, è che, mentre in Germania si fanno 25.000 tamponi ogni milione di abitanti, in Francia se ne fanno 7.100. Se guardiamo l’America Latina, continente dove la curva è in ascesa, si va dall’Ecuador, il più colpito di tutti con 20.12 decessi ogni 100.000 abitanti, all’Uruguay con i suoi 6.7. Dopo l’Ecuador c’è il Perù con 14.50 e subito dopo il Brasile con i suoi 14.29. Il fenomeno Uruguay viene studiato oggi in tutto il mondo e, secondo gli esperti, ci sono ragioni variabili. La prima di tutte la densità di popolazione molto bassa in un paese estremamente abitabile (ci sono soltanto colline, neanche montagne). La coscienza sociale e la solidità istituzionale è un altro fattore preponderante, l’altro è il vento. Poi ci sono altri elementi che hanno portato gli analisti a grosse gaffe. Come può essere che un paese di 1,5 miliardi come la Cina possa aver avuto poco più di 4.000 decessi? O come può essere che la Russia abbia quasi 400.000 contagi e poco più di 2000 morti? Ovviamente neanche ci domandiamo cosa possa essere successo in Corea del Nord, Cuba o Venezuela, paesi dove i regimi hanno l’assoluto controllo di tutto, ma si ci domandiamo cosa sia successo in tanti altri paesi. Intanto, l’Uruguay continua ad essere un esempio a livello mondiale.

di STEFANO CASINI