È diventata l’applicazione più popolare e più utilizzata nel periodo del lockdown da coronavirus. Pratica efficiente, Zoom consente di parlare con più persone in un collegamento ma è al bando nelle istituzioni europee. Le ragioni sono legate alla sicurezza.

“Le istituzioni Ue sono scoraggiate dall'utilizzare Zoom fino a quando le preoccupazioni sulla cybersicurezza e il controllo dei dati "non saranno state affrontate". Il commissario Ue per la Giustizia, Didier Reynders, è chiaro nella sua lettera indirizzata al Parlamento Ue, precisando che "la squadra di risposta alle emergenze informatiche responsabile delle istituzioni Ue sta seguendo da vicino gli sviluppi riguardanti Zoom".

Dall'inizio della pandemia ogni istituzione europea ha scelto autonomamente il proprio sistema di videoconferenza. Le linee guida interne della Commissione Ue chiedono al proprio personale di evitare l'uso di Zoom per lavoro, consigliando invece Skype for Business per le riunioni interne e WebEx per le videoconferenze esterne.