Ha chiesto più velocità d’azione e soprattutto più determinatezza al governo, il segretario del Pd Nicola Zingaretti nel corso di un'intervista rilasciata a 'Il Foglio'. Tante promesse, fino a ora, quasi tutte disattese. In pratica, l’obiettivo per il governatore del Lazio è quello di badare ai fatti piuttosto che promettere: "Serve concretezza e anche lungimiranza. Penso sia un errore sottostimare il disagio sociale che potrebbe crescere nei prossimi mesi in Italia". Per Zingaretti, poi, l’esecutivo deve rilanciarsi "aprendo una fase di concordia con l’opposizione" soprattutto in questo periodo: "Il governo sta vincendo la sfida del contenimento del Coronavirus, sta vincendo la sua sfida in Europa, sta dimostrando di avere pazienza e capacità di ascolto". La ricetta? "Ora ci troviamo di fronte a un bivio cruciale di fronte al quale la maggioranza deve capire che c’è solo una strada che si può imboccare ed è quella non della gestione del presente ma dell'impegno verso il futuro. Penso alle linee del Mes senza condizionalità e sono convinto che questa opzione rappresenti una leva straordinaria per il rafforzamento della nostra Sanità". "Penso al futuro dell'Ilva, da troppo tempo incerto – ha poi continuato - sul terreno della riconversione ecologica. Penso poi anche ad Alitalia, oltre al caso Atlantia, e non è pensabile che un paese come il nostro non abbia chiaro, in una stagione delicata come quella che stiamo vivendo, che fine farà il suo principale vettore aereo. Penso a tutto questo ma penso anche a molto altro. E penso, per esempio, che a partire dal prossimo decreto semplificazione, che mi auguro possa avere una gestazione rapida, sia compito del governo dimostrare di essere entrato nella fase dell'uscita della genericità dei progetti. Serve concretezza.