Graziano Mesina, "Grazianeddu", ex primula rossa, è di nuovo in fuga. La Cassazione ha respinto il ricorso presentato dai suoi legali, rendendo così definitiva la condanna a 30 anni per traffico internazionale di droga. Il 78enne di Orgosolo era tornato in libertà il 19 giugno del 2019, dopo sei anni di carcere a Nuoro, per decorrenza dei termini di carcerazione. Nella notte tra mercoledì e giovedì ha fatto perdere le sue tracce. Una storia, quella del re delle evasioni, ricca di "coup de theatre" Nato il 4 aprile del 1942 a Orgosolo, penultimo degli undici figli di Pasquale Mesina, pastore, e Caterina Pinna, 'Grazianeddu' era stato arrestato la prima volta a 14 anni per porto abusivo d'armi. Il carcere lo conosce presto, dopo una prima condanna per omicidio. Ma fugge compiendo la prima di una serie di evasioni che lo hanno reso celebre La seconda fuga risale al maggio del 1962, quando durante un trasferimento dal penitenziario di Sassari si lancia da un treno in corsa. La libertà dura poco: Mesina viene catturato dopo un lungo inseguimento. Dello stesso anno è anche la terza evasione, questa volta dall'ospedale di Nuoro. Per sfuggire alla cattura rimane nascosto due giorni e due notti in un grosso tubo nel cortile della struttura. La quarta evasione avviene dal carcere di San Sebastiano di Sassari. Mesina, assieme all'ex legionario spagnolo Miguel Atienza, si lascia cadere dal muro di cinta. Stavolta la libertà dura fino al 20 marzo del 1968 quando viene catturato a un posto di blocco da una pattuglia della polizia stradale nei pressi di Orgosolo. Quinta evasione dal carcere di Lecce nel 1976 e un'altra latitanza lunga quasi un anno. Dopo essere stato rinchiuso nel penitenziario di Porto Azzurro per scontare l'ergastolo Mesina tiene un comportamento irreprensibile per ottenere il riesame. Nel 1985 si allontana dal carcere per una 'fuga d'amore' ma viene rintracciato e catturato. Si racconta che spesso torni a Orgosolo per incontrare donne innamorate di lui. Dopo un periodo di relativo silenzio, l'ex primula rossa torna alla ribalta nel 1992: rientra in Sardegna per occuparsi del sequestro di Farouk Kassam. L'anno successivo viene rinchiuso in carcere dopo il ritrovamento di alcune armi in un cascinale di San Marzanotto d'Asti, dove viveva. Nel 2004 viene revocata la grazia concessa dall'allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Viene di nuovo arrestato il 10 giugno del 2013, per traffico internazionale di droga. Tre anni più viene condannato a 30 anni di carcere per associazione a delinquere specializzata nel traffico di droga. Mesina, che si è sempre proclamato innocente, era tornato in libertà il 10 giugno dell'anno scorso dopo sei anni di carcere a Nuoro. E ora la nuova fuga…