Una risata di Sarri può valere lo scudetto. Chi l’ha colta, solare, serena, dopo il successo sul Toro con le firme di Dybala e Cristiano, non ha dubbi: il matrimonio sempre rinviato con la Signora si può fare. Perché l’apprendista stregone che ha girato mezza Italia per imporsi creativo se non creatore, ha finalmente capito che il suo mestiere è un altro: il calcio l’hanno già inventato e anche l’ultimo spacciatore di sublimi novità, il Guardiola del TikiTaka, ha accettato l’incontrovertibile realtà, la partita la fanno i calciatori e più forti sono più è godibile il risultato, per qualità e quantità. C’è qualcuno che gli contesta una resa a Ronaldo e a Dybala, facendo intendere che il Sarrismo è finito; la resa è avvenuta, è incontestabile, ma è semplice dimostrazione d’intelligenza che già era stata rivelata dalla volontà di Sarri di tenersi il Dybala che Nedved e Paratici volevano cedere.

Paulo, reduce dalle molestie tattiche di Allegri, gli è stato grato e ha subito partecipato con entusiasmo alla manovra e non solo, ha tolto il contatore al sinistro e ha moltiplicato i gol più belli di questa stagione avvilita dalla pandemia. Ecco cosa voleva dire quella risata del sor Maurizio dopo aver stracciato il Toro: ecco i miei ragazzi, che fortuna poterli allenare, grazie Juve. Un grazie alla Signora possiamo dirlo anche noi, ci ha fatto divertire, ne avevamo bisogno. E già la domenica ci aveva riservato un’Inter che ancora non s’è… sposata con l’allenatore. Non ci fosse Lukaku il Generoso, sembrerebbe una mal riuscita macedonia di talenti e fusti, tanta tecnica e tanta forza mai amalgamate anche per il continuo aggiornamento (non dico rafforzamento) della rosa e della squadra. Vedi cursori velleitari, muscolari stanchi, non c’è squadra neanche quando Lukaku apre la strada al successo.

Eppoi, il caso Lautaro che si sposa perfettamente – senza i toni polemici dovuti a Wanda – con il caso Icardi. Vuole il Barcellona? Dateglielo. Ma con tutti quei milioni che può procurarvi il Toro non andate subito a cercare un altro Eriksen improduttivo, cercate qualche giovane talentuoso, anche se forse questo non piace a chi ha venduto Zaniolo. Sono sicuro che Zhang e i suoi fratelli sarebbero d’accordo a continuare investimenti non a fondo perduto. Il giudizio negativo sulla Beneamata che tiene in sofferenza milioni di tifosi non toglie un nulla alla bellissima prestazione del Bologna di Mihajlovic. Sinisa ha dato lezione di calcio all’Inter con due ragazzi stupendi, Barrow e Juwara – Musa & Musa, che spettacolo -, nonostante i rossoblù fossero rimasti in dieci…

Il colpo di bravura decisivo è stato nelle felici sostituzioni che hanno colto con precisione il calo dell’Inter consentendo a Mihajlovic di giocare un’altra partita. Decisivo. Magistrale. Stupisce dell’Inter – discorso da approfondire – la totale assenza del reclamizzato spirito del suo tecnico: dov’è finita l’Intensità?

Italo Cucci