La benedizione del premier Conte. "Le proposte di Aspi sono accettabili", la comunicazione del numero uno del Governo è arrivata nel corso della conferenza stampa al termine della presentazione del Salva-intese del decreto semplificazioni. L’ufficializzazione porta la firma del ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, a Radio 24. "Ho firmato io la lettera che poi ho inviato al sindaco Bucci. Che cosa ho firmato? La consegna e la gestione post-coronavirus del nuovo Ponte di Genova, che va al concessionario". Semplificazione: il concessionario è Aspi, della famiglia Benetton. Viene rinnovata per altri due anche la concessione dell’Aeroporto di Fiumicino alla società controllata Atlantia. Approvato all’unanimità dalla maggioranza, il provvedimento del Governo ha scatenato l’ira delle forze di opposizione.

"La gestione ai Benetton è schiaffo in faccia alla vittime nel crollo del Ponte Morandi". Quarantacinque. Necessita inoltre ricordare che il M5S si è a lungo schierato apertamente per la revoca della concessione alla società dei Benetton. Immediata e positiva la reazione degli investitori. Il titolo del prezzo dei Benetton, detentori del 30% attraverso Edizione Holiday, è salito a Piazza degli Affari. Non di molto, meno di un punto percentuale, però l’andamento è un pugno nell’occhio in una seduta interamente negativa. Milano si allinea agli altri listini europei, in molte zone finiti in rosso per la recrudescenza del coronavirus. Questi i dati, secondo il presidente della Fed Atlanta: +0,26 al suono della campanella e 14.755 euro per azione a fronte di un indice Footsie Mib che lascia sul terreno oltre lo 0,56%.

Il Governo ora è in attesa delle proposte di Atlantia sulla discesa del gruppo nel capitale di Aspi, sotto il 50%, con la vendita della maggioranza azionaria all’azionista pubblico. La mossa annunciata, messa nero su bianco, che ha sbloccato contrasti e polemiche che hanno riempito gli ultimi nove mesi. Aspi deve far sapere ora se conferma e accetta di limitare la propria presenza all’interno del capitale societario. Altrimenti il Governo attiverà le procedure di revoca. Il ministro Paola De Micheli, a Radio 24, ha fornito anticipazioni sull’affidamento dell’infrastruttura di Genova in corso di completamento. L’operazione di gestione del nuovo ponte mette fine, momentaneamente, a due anni di polemiche. La società Autostrade è stata esclusa dai lavori di ricostruzione del Ponte di Genova. Per questa ragione ha presentato ricorso, che dovrà essere esaminato dalla Corte Costituzionale. Il ricorso verte sull’esclusione dalla gara in ragione anche, sostiene la società dei Benetton, di spese per lavori di ricostruzione del Ponte Morandi pari a 290 milioni.

L’approdo alla ‘non revoca’ è sopravvenuto con l’esame di tutti i punti relativi alla prossima imminente inaugurazione del ponte. Il ministro Paola De Micheli e i suoi tecnici hanno alla fine convenuto che in questa fase debba operare Aspi, in qualità di concessionario, disposto ad assumere tutti gli impegni relativi all’adempimento delle mansioni. "Questa è l’opzione che ho firmato". Disco verde, quindi, dopo un emendamento a firma di Luciano Nobili di Italia dei Valori. Vengono prorogate tutte le concessioni, anche quelle aeroportuali, per due anni. La proroga è giustificata da quanto segue: il calo del traffico negli aeroporti italiani causa emergenza Covid-19 e delle ristrettezze delle norme di contenimento adottate da Stato e Regioni. Un atto di forza, a ben vedere, della maggioranza giallorossa con il parere favorevole del Governo relatore.

Aspi gestirà per due anni i 1067 metri del ponte fu Morandi, ora Viadotto Genova San Giorgio. Costruito in un anno, fa dire al geniale architetto che l’ha progettato, Renzo Piano, "questo è la dimostrazione della genialità e dell’operosità italiana, abbiamo fatto un miracolo, non dimenticherò mai questo cantiere". Mentre non s’attenua lo sbandamento conseguente alla clamorosa conferma della gestione alla famiglia Benetton. Tace il M5S, tace Di Maio, il più ostinato e ferreo oppositore di questa soluzione. "L’unica strada per consentire l’apertura immediata del ponte, fino alla decisione sulla concessione". È andata, a Ponzano Veneto è festa. Misurata, però. Senza fuochi d’artificio, né brindisi con lo spumante dei Colli Veneti. Festa in mascherina e distanziamenti rispettati. La proroga biennale vale un miliardo di euro.

Franco Esposito