Si calcola che, nelle sei partite dopo la ripresa del campionato, il Napoli abbia tirato 80 volte (47 nello specchio della porta) ricavandone 11 gol. Il Napoli concretizza poco rispetto alla produzione offensiva.

Se ne lamenta Gattuso: creiamo molto, raccogliamo poco. Aggiunge: non siamo capaci di "ammazzare" le partite. Un'altra virtù che manca per essere una grande squadra. Più elegante che incisivo questo Napoli affinato da Gattuso che diventa "cinico" contro gli avversari superiori, ma è ancora lezioso nelle partite in cui ha l'iniziativa maggiore.
Il Napoli ha il peggiore attacco delle prime cinque in classifica (16 gol meno di Lazio e Inter, 15 meno della Juve, 7 meno della Roma, 35 meno dell'Atalanta) e ha anche la settima difesa fra le squadre migliori. Ha una media di 1,62 gol a partita. In due terzi delle gare disputate, otto volte ha segnato un gol, tredici volte ne ha segnati due. I migliori cannonieri sono Milik (10 reti in 22 partite) e Mertens (9 gol in 27 partite). In due hanno segnato meno dell'interista Lukaku (20 gol).

Mentre la fase difensiva può essere migliorata, l'attacco del futuro ha bisogno di un fromboliere di prima classe se il Napoli vorrà tornare tra le prime quattro e riguadagnarsi la Champions.

Stasera si gioca a Bologna dove, nelle ultime dieci trasferte, è stato sempre un festival di gol, 23 del Napoli (compreso l'esagerato 7-1 di tre anni fa, nell'euforia della "grande bellezza" di Sarri), 13 del Bologna. È possibile un nuovo show.
Il Bologna è squadra bislacca, capace di battere l'Inter a San Siro e di perdere sei partite in casa (0-3 Genoa, 1-2 Inter, 0-2 Juventus, 2-3 Milan, 1-2 Roma, 1-2 Sassuolo) battendo però l'Atalanta (2-1, era metà dicembre).
Nella comoda posizione di centro-classifica, dopo l'esaltante salvezza centrata da Mihajlovic l'anno scorso (30 punti in diciassette partite rimediando al disastro di Pippo Inzaghi: 14 punti in ventuno partite), la squadra è diventata sbarazzina e Sinisa sotto il grazioso cappellino manda occhiate di fuoco. Cinque volte in vantaggio, il Bologna si è fatto riprendere, clamoroso tre giorni fa a Parma da 2-0 a 2-2.
Gattuso stavolta farà un turn-over più profondo perché siamo alla settima partita in ventidue giorni e la classifica è calma e placida.

Ci sono azzurri che, dopo la ripresa del campionato, hanno giocato sempre (Maksimovic, Fabian Ruiz, Mertens, Insigne), altri hanno saltato una sola gara (Koulibaly, Mario Rui, Zielinski). Largo alle "belle speranze", ma con la consegna identica: niente scherzi, si gioca per vincere, per rinsaldare la mentalità vincente.
Vedremo Lozano a tempo pieno? Sinora sei apparizioni del messicano dalla panchina, 130 minuti in campo, un gol al Verona e uno al Genoa. Forse Hysaj e Manolas novità in difesa, Lobotka da confermare, Elmas dall'inizio.

Il Bologna potrebbe giocare col 4-3-3, il giocoliere Orsolini e il "vecchio" Palacio (38 anni) avversari temibili, ma il giocatore più interessante è il giovane gambiano Musa Barrow, 21 anni, 7 gol in tredici partite, in prestito dall'Atalanta per 13 milioni, un centravanti alla Zapata.

Potrebbe essere una partita divertente.

Mimmo Carratelli