Prende il via questa settimana il Progetto #ItaliaconChilecontraelCovid, messo a punto dall'Ambasciata d'Italia a Santiago in partenariato con l'Università del Cile e l'Istituto Nazionale Malattie Infettive "Lazzaro Spallanzani" di Roma. All'iniziativa, resa possibile da importanti donazioni di due grandi imprese del Sistema Italia in Cile, collabora anche l'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Il progetto vuole testimoniare i sentimenti di profonda solidarietà e fraternità che storicamente accomunano l'Italia e il Cile, nel momento in cui quest'ultimo si trova ad affrontare la delicatissima fase del superamento del picco della pandemia. Con questa iniziativa, riassumibile in compartir experiencias, salvar vidas, l'Italia farà sentire la propria vicinanza al popolo cileno mentre attraversa una situazione difficile e complessa.

Il progetto prevede tre momenti. Il primo consiste nella donazione di diciotto ventilatori meccanici, che rafforzeranno la capacità delle unità di terapia intensiva dell'Hospital Clinico della Università del Cile e della rete ospedaliera del Ministero della salute cileno. Il secondo prevede la missione in Cile di un team di cinque dottori e due infermiere - sei di loro dello Spallanzani - che metteranno a disposizione dei colleghi cileni la loro grande esperienza e conoscenza in un ampio spettro di situazioni legate al COVID. Il team giungerà a Santiago questo venerdì, dove permarrà per tre settimane per svolgere attività di supporto all'Hospital Clinico e all'Università del Cile. Tra di esse, seminari, sessioni divulgative, attività di osservazione, pianificazione e formazione del personale COVID. Infine, l'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo effettuerà alcune sedute di videoconferenza e di telemedicina.

Nessun Paese ha finora fornito una assistenza così specializzata ed articolata al Cile durante la pandemia. Per questa ragione il progetto sta ricevendo molta attenzione, e unanime apprezzamento, da parte dei media cileni.