Dopo aver trasmesso una lettera con ulteriore sollecito all’on.le Antonio Scavone, Assessore della Regione Siciliana alla Famiglia, Politiche Sociali e Lavoro, Vincenzo Arcobelli punto di riferimento del Mondo dell’Associazionismo di Emigrazione e Regionale, nonché rappresentante eletto negli Stati Uniti per il Consiglio Generale degli italiani all’estero, ha reiterato, dopo precedenti richieste, la possibilità di intervenire per riattivare in tempi brevi la Consulta Regionale dell’Emigrazione Siciliana, non operante oramai da diversi anni. Dando seguito alla richiesta della CSNA e al CARSE, è stato fatto un bel passo in avanti, infatti, l’Assessore Scavone coadiuvato dal Dr. Richiusa responsabile del dipartimento Emigrazione e Immigrazione, ha convocato martedì 27 luglio la prima riunione in video conferenza per una introduzione della tematica e per analizzare le concrete potenzialità per la ricostituzione. A questa prima riunione hanno partecipato i rappresentanti dell'Anfe, Aitef, Carse (Coordinamento delle Associazioni regionali Siciliane dell’emigrazione), Coes, CSNA, INFS, Ragusani nel Mondo, Siracusani nel Mondo, USEF, e il Delegato del Cgie Carlo Ciofi, organismo che sostiene tale iniziativa.

L’on.le Scavone ha fatto una rapida panoramica riguardo i suoi compiti e quelli dell’Assessorato, dichiarando di avere accolto positivamente i solleciti, con l’obiettivo e la volontà che il sogno di ricostituire la nuova consulta diventi realtà Per fare ciò è importante ascoltare il dibattito e il confronto tra i partecipanti alla riunione che si è svolta in video conferenza. Il presidente Arcobelli, in collegamento da Chicago ha voluto ringraziare per l’opportunità data e per la sensibilità dimostrata nel convocare la prima riunione dopo anni di silenzio da parte delle precedenti amministrazioni e rivolgendosi all’On.Le Scavone, ha ribadito quanto "la situazione della ricostituzione della consulta non deve essere considerato un sogno, bensì un dovere morale e di volontà politica, soprattutto nella situazione di crisi generale economica attuale causata dalla pandemia. Oggi potrebbe rivelarsi di riflesso in senso autolesionistico a livello governativo e istituzionale, in quanto i siciliani nel mondo ed i rappresentanti delle Associazioni, sono una grande risorsa, e come tale meritano rispetto nel poter operare con dignità. Insomma, attrarre e creare incentivi con strategie che possano arricchire, grazie ai rapporti a livello istituzionale, governativo e politico, nei paesi dove le associazioni operano. In questi giorni, scadeva ad esempio l’ultimatum dell’amministrazione Trump per i dazi verso diversi prodotti che potrebbe portare nel caso non si dovesse risolvere la questione, a 3 miliardi di euro in meno per l’export italiano, con perdite esorbitanti per le imprese siciliane nel settore agroalimentare, come ad esempio olio di oliva".

"Alla Sicilia – continua Vincenzo Arcobelli – spetta la paternità dell’istituzione dell’Organismo in oggetto a livello nazionale, con la Legge Regionale del 4 Giugno n. 55 del 1980 e successive modifiche, si metteva in evidenza la costituzione di un Organo che potesse coordinare ed essere collegato alla Regione per poter portare avanti le istanze e rappresentare le centinaia di migliaia di Siciliani all’estero, o di milioni se si contano gli oriundi. Tuttavia la legge regionale n.55 del 1980, pur se oggi viene considerata in alcune parti, obsoleta, da diversi anni è stata dimenticata, sottovalutata e per certi versi non rispettata. Si registra, secondo il parere di molti rappresentanti di Associazioni Siciliane sparse nel mondo, un palese disinteresse che è stato evidenziato soprattutto con l’ultima amministrazione, ma anche in precedenza, da parte delle Istituzioni, Governo, Parlamento Regionale e dall’Assessorato di cui Lei di recente ne ha assunto le responsabilità, nei confronti delle comunità dei corregionali che risiedono nei vari continenti". Il fenomeno dell’emigrazione siciliana è in continuo aumento, i paesi dell’isola si svuotano sempre di più, la maggior parte dei giovani non avendo un lavoro e delle prospettive per il futuro preferiscono, non per scelta, ma per disperazione, raggiungere altre nazioni. "La Sicilia di oggi, prosegue Arcobelli, ha bisogno di supporto a tutti i livelli, e quindi, quale momento fondamentale e strategico per riallacciare i rapporti con i corregionali di oltre confine, ed avere un organismo ufficiale di rappresentanza e di riferimento che possa operare strategicamente ed essere quindi di pubblico utilizzo a beneficio sia per la Regione Sicilia che per tutti i siciliani ovunque essi si trovano?".

In occasione di un incontro nel New Jersey nel mese di gennaio di quest’anno tra la Confederazione Siciliani Nord America e il governatore siciliano Nello Musumeci, nel suo intervento, ha voluto evidenziare l’importanza di ricollegare il ponte tra le istituzioni regionali con i siciliani residenti all’estero, sottolineando il significato, di promuovere opportunità, in termini di investimenti, collaborazioni con scambi di carattere culturale e commerciali, e sottolineando inoltre che vi è la forte volontà da parte del Governo che rappresenta, di far cambiare passo per fare crescere sotto tutti i punti di vista la Sicilia. Arcobelli da cofondatore e presidente emerito della CSNA ha ribadito pertanto "che i tempi adesso sono maturi per passare dalla teoria alla pratica", e ha espresso parole di apprezzamento nei confronti del presidente Musumeci per la sua volontà, di ricostruire i rapporti con i siciliani sparsi nel mondo, condividendo assieme ai vari delegati, che se ci sara’ una strategia comune, e concretezza da parte dell’amministrazione regionale, si metteranno a disposizione come organizzazione, strumenti e know-how per poter collaborare nel coordinare e svolgere attività di solidarietà, di cooperazione, di formazione soprattutto per i più giovani, di scambi sociali, culturali, di promozione commerciale del "Made in Sicily", con il turismo di ritorno, di incontri bilaterali fra Enti Pubblici e Privati, tra Università e Centri di eccellenza, attraverso le proprie strutture e del network internazionale.

Arcobelli auspica pertanto, dopo il passo molto significativo per l’impegno preso da parte dell’assessore Scavone, e dei suoi collaboratori, nel voler esaminare attentamente gli inputs richiesti, per il contributo che il mondo dell’Associazionismo Regionale all’estero potrebbe dare alla Sicilia, per un fondamentale coordinamento tra gli assessorati che applicano politiche e tematiche nei vari settori per l’ export culturale, commerciale nel mondo e di importazione del turismo e nell’ambito di investimenti,livello, con la partecipazione di esperti, soprattutto in un momento di cambiamento come metodo di lavoro a causa del Covid-19, e di poter valutare in maniera concreta il servizio gratuito e di volontariato messo in pratica da Rappresentanti di Confederazioni, Federazioni, ed Associazioni che operano attivamente all estero e non solo, sollecitando un pronto rinnovo, con una riforma, o con un D.L che possa rendere l’organismo meno burocratico, più snello, efficiente e operativo. "Bisogna andare al passo con i tempi – conclude Arcobelli – con l’attuazione di una normativa che possa in un futuro non molto lontano, garantire l’istituzione e la ricostituzione della Consulta Regionale dell’Emigrazione, con l’inclusione nell’organismo, di quelle entità che da i vari continenti offrono un servizio a beneficio delle comunità, prendendo spunto del lavoro fatto fin qui dalle associazioni cosiddette storiche per poter condividere quell’unità di intenti, quali l’aggiornamento dell’Albo, rinnovare un sistema rivolto al futuro, che possa permettere di prevenire il tramontare, ahimè, di molte Associazioni all’estero, e quindi, di un distacco dalle radici, dalla lingua e cultura, alle tradizioni siciliane. La CSNA fara del proprio meglio per rafforzare i rapporti di collaborazione e fare squadra a tutti i livelli, per la passione ed il bene per la splendida terra di Sicilia.